ALTRI ANIMALI: ANNO SELEZIONATO 2012

ALTRI ANIMALI

 

UMANITA'

 

©pipistrellus.it

Tutto naturalmente in un'estate" di Marco d'Amico

A due mesi dall'uscita, il romanzo di Marco d'Amico sta appassionando ed emozionando tutti gli amanti degli animali, della natura e dell'ambiente... perchè, dice Marco "ognuno di noi, nel proprio piccolo, può e deve fare qualcosa per salvaguardare il pianeta in cui viviamo". Nell'appassionante racconto non manca il mito Jane Goodall!

http://www.pipistrellus.it/2012/12/02/tutto-naturalmente-in-unestate-un-romanzo-da-leggere-tutto-dun-fiato/ 

 


©Tchimpounga Sanctuary

Le Scimmie del Tchimpounga Chimpanzee Sanctuary sull’isola di Tchindzoulou

Il santuario per scimpanzé del JGI nella Repubblica Democratica del Congo, Tchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Center (TCRC), è superaffollato. Un sito atto ad ospitare qualche decina di scimpanzé, negli ultimi anni ha dovuto far fronte al crescente traffico di orfani illegalmente cacciati fino ad accogliere 150 individui.In accodo con le autorità il JGI può espandere il santuario all’isola di Tchindzoulou. Un lavoro che richiede grande sforzo ma anche l’unica possibilità per garantire condizioni di vita in un ambiente non solo più adeguato per le dimensioni ma naturale. Settembre ha visto il trasferimento di sei femmine da Tchimpounga al nuovo sito dell’isola di Tchindzoulou. Siamo all’inizio del programma di trasferimento che ci permetterà di raggiungere l’obiettivo a lungo perseguito dal JGI di spostare molti dei 150 scimpanzé dell’affollatissimo santuario Tchimpounga verso la vicina Isola Tchindzoulou, dove gli scimpanzé possono condurre una vita in semi libertà in centinaia di ettari di territorio isolato e incontaminato e nella foresta tropicale. Questa prima liberazione degli scimpanzé nell’isola Tchindzoulou rappresenta una pietra miliare all’interno del programma, ma c’è ancora molto da fare. Il nostro obiettivo è spostare 100 scimpanzé entro dicembre del 2013. Per far questo abbiamo bisogno del vostro aiuto. Contattateci.

 

Il Canada vuole fermare l’uso degli Scimpanzé nell’industria dell’Intrattenimento

Una ricerca condotta a settembre dal JGI Canada mostra che i due terzi dei canadesi (circa il 66%) è a favore di un cambiamento rispetto all’uso degli scimpanzé nell’industria dell’ intrattenimento. Chiedendo, per fini commerciali, l’uso di grafiche computerizzate al posto di scimpanzé veri e propri. Il sondaggio nazionale, condotto dalla Nanos Research, ha anche rivelato che circa il 70% dei canadesi è disponibile o tendenzialmente disponibile a cambiare idea sui propri acquisti per supportare la protezione dell’habitat degli scimpanzé (rispettivamente 41.5% e 27.4%).
È’ stato un feedback positivo per il JGI Canada, che ci ha aiutato a capire come i canadesi si rapportino verso i nostri parenti animali più prossimi. Ci ha dato inoltre il supporto necessario per continuare a sostenere la causa sull’uso delle grandi scimmie nell’industria dell’intrattenimento per far capire che anche per gli stessi interessi economici porre fine all’uso degli scimpanzé nello spettacolo ha senso. Grazie al Canada per il suo impegno a difesa dei primati.


©Alessandro Bee

25 specie di primati sull’orlo dell’estinzione

Circa 25 specie di scimmie, langur, lemuri e gorilla sono oggi sull’orlo dell’estinzione a causa della crescente deforestazione e traffico illegale. Sei delle specie gravemente minacciate vivono in Madagascar, cinque nel resto dell’Africa, cinque in Sud America, nove in Asia. Lo rivela un rapporto della IUCN (International Union for Conservation of Nature) presentato alla Convention delle Nazioni Unite sulla diversità biologica tenutosi in India. I primati, gli esseri più vicini alla specie umana, contribuiscono all’equilibrio degli ecosistemi disperdendo semi e mantenendo la biodiversità forestale.
Grazie a progetti di conservazione, negli anni sono state salvate diverse specie di primati, ormai fuori dall’elenco delle specie a rischio, elenco redatto dai primatologi ogni due anni. Dal rapporto IUCN, che censisce le specie e sottospecie di primati conosciuti nel mondo, evidenzia che i lemuri del Madagascar sono gravemente minacciati dalla distruzione dell’habitat e dalla caccia illegale, drammaticamente cresciuta dall’instaurarsi nel 2009 nel paese dell’ultimo governo. In particolare, in Madagascar restano solo 19 individui del lemure sportivo settentrionale (Lepilemur septentrionalis).
“I lemuri sono tra le specie di mammiferi più a rischio nel mondo, dopo oltre tre anni di crisi politica nel paese”, dice Christoph Schwitzer della Bristol Conservation e Science Foundation, uno dei gruppi che ha partecipato allo studio, “una crisi simile si verifica nel Sudest asiatico dove il commercio di specie selvatiche sta spingendo molti primati verso l’estinzione”. Delle 633 specie di primati conosciute più della metà è in pericolo di estinzione, a causa le attività antropiche: incendi e deforestazione, caccia per la vendita come carne e per il commercio illegale.
Nonostante la situazione per alcune specie sia drammatica, i ricercatori sostengono che gli sforzi compiuti nel campo della conservazione stiano riducendo il rischio di estinzione per altre specie di primati, rimosse dalla lista rossa. Considerate fuori pericolo sono il lemure maggiore del bamboo (Madagascar) e il macaco coda-leone (India), non riconfermate nella lista del 2012.
L’impegno nella conservazione ha permesso che nessuna specie di primate scomparisse nel corso del ventesimo secolo, dice Russell A. Mittermeier, presidente dell’International Conservation e dello IUCN Species Survival Commision’s primate specialist group.
Sorprendentemente si continuano a scoprire nuove specie ogni anno dal 2000 e cresce l’interesse verso i primati grazie ad uno sviluppo esponenziale dell’ecoturismo.
George Nirmala, Associated Press/Online: http://bit.ly/Rw0P0v


Ghiza Zoo© Bongo

I due oranghi dello zoo di Ghiza al Cairo
Finalmente insieme in una nuova casa

Allo zoo del Cairo è stata completata finalmente la nuova struttura per gli oranghi. Il JGI Italia ha sostenuto, già a partire da due anni fa, la campagna degli animalisti egiziani, in particolare dell’attivista Dina Zulfikar, per sollecitare la realizzazione di una struttura adeguata nella quale trasferire i due oranghi dello zoo, tenuti in gabbie inadatte e separati, per permettere loro di avere uno spazio più ampio e vivere insieme. Il JGI Italia ha contribuito al progetto con la donazione dei distributori automatici per l’acqua inseriti nelle strutture di oranghi e scimpanzé e con i medicinali per sedare gli oranghi per il trasferimento. Il Jane Goodall Institute Italia nel congratularsi con lo zoo del Cairo per il successo e l’impegno nel portare a termine in progetto desidera ringraziare i sostenitori dr. Pierluigi Mannini e dr.ssa Radiosa Rinaldi, veterinari, per le consulenze e la donazione.

Una nuova scimmia scoperta in Africa: la Lesula (Cercopithecus lomamiensis)

In Africa, esattamente nella Repubblica del Congo, è stata identificata una nuova specie di scimmia denominata Lesula (Cercopithecus lomamiensis) dal luogo di origine del ritrovamento Lomami. Il ritrovamento è significativo perché l’identificazione di nuove specie di mammiferi è oggi un fatto raro. Lesula presenta una faccia nuda e un folto pelo chiaro, i ricercatori la descrivono come timida e silenziosa. Si muove sia a terra che sugli alberi, in un habitat che si estende per circa 6500 miglia quadrate di foresta pianeggiante tra i fiumi Lomami e Tshuapa. Vive in piccoli gruppi di massimo 5 individui, solo in un caso (su otto avvistamenti) un individuo è stato visto da solo, si nutre di frutta e vegetali.
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Thai Gibby: un percorso per una migliore condizione di vita
Il JGI Italia e Lav chiedono alla Cites e al Ministero dell’ambiente una sistemazione adeguata per il Gibbone sequestrato a Milano lo scorso agosto

Thai Gibby è un gibbone portato in Italia illegalmente. Individuato dagli animalisti in via Paolo Sarpi a Milano è stato tenuto dalla signora Paola Danasini che se n’è occupata per diversi mesi. In cerca di una soluzione ottimale e legale il servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato lo scorso agosto lo ha trasferito presso il Bioparco di Roma, dove sta seguendo il regolare periodo di quarantena. Il JGI Italia e Lav chiedono il trasferimento presso il Centro di Recupero Animali Selvatici di Semproniano dove è presente un Gibbone femmina anche essa sola. L’inserimento dovrà essere graduale, in strutture contigue a vista a brevi intervalli per valutare la compatibilità tra i soggetti. Nell’eventualità i due gibboni mostrassero incompatibilità il JGI Italia e la Lav proveranno a rivolgersi a strutture europee con presenza ed esperienza di gibboni.

Chiude in Inghilterra il circo più grande

Riceviamo da Animal Defenders International (ADI) e volentieri pubblichiamo la notizia che il più grande circo inglese, il Great British Circus, che impiega animali selvatici chiude. Il proprietario Martin Lacey è deciso a concludere la sua attività anche nella convinzione che a breve il governo britannico vieterà l’uso degli animali selvatici nei circhi. Nell’agosto del 2009 ADI aveva pubblicato un video scioccante, ripreso di nascosto, sulla violenza e il confinamento subiti dagli elefanti del circo e grazie al quale un guardiano era poi stato licenziato. Gli animali, che mostravano comportamenti anomali e disturbati, venivano picchiati sulla faccia e incatenati per almeno 11 ore al giorno. Inevitabile rivolgere il nostro pensiero alla giraffa fuggita dal circo Rinaldo Orfei poi morta. L’uso degli animali selvatici nei circhi deve essere abolito.
http://www.ad-international.org/animals_in_entertainment/go.php?id=2780&ssi=10 .

La CITES sequestra a Milano un gibbone

31 luglio. Il servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato ha sequestrato oggi un gibbone nella Chinatown di Milano. Il gibbone, una antropomorfa minore, è originario del sud-est asiatico. E’ agilissimo e trascorre sugli alberi la maggior parte del tempo. Vive nelle foreste primarie in gruppi di famiglie monogame. Il duettare del maschio e della femmina per definire il proprio territorio è una delle meraviglie del mondo dei primati. Il gibbone rischia l’estinzione perché il suo habitat è soggetto alla continua pressione dell’uomo, che deforesta. Tenere un gibbone in cattività oltre ad essere illegale per il rischio critico di estinzione è un abuso ingiustificabile aggravato, nel caso del gibbone sequestrato nella Chinatown milanese, dall’essere tenuto in solitudine.

La sequenza del DNA del bonobo

E’ stata completata la mappatura del DNA del bonobo, lo scimpanzé “pigmeo” che abita le foreste della R.D. Congo. Scimpanzé e bonobo sono simili ma differiscono significativamente per alcuni comportamenti sociali e sessuali. Lo studio ha evidenziato che oltre il 3% del genoma umano è più strettamente correlato a quello del bonobo o a quello dello scimpanzé di quanto questo sia tra loro.

http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature11128.html?WT
http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2012/06/14/Completata-mappa-Dna-bonobo_7033259.html.

Bogota, Colombia, proibiti gli spettacoli con animali

 

Il Consiglio plenario della capitale colombiana Bogota ha votato con schiacciante maggioranza bandendo l'uso di tutti gli animali nei circhi. Per il raggiungimento di questo straordinario risultato hanno lavorato insieme al sindaco Gustavo Petro, al consigliere Roberto Saenz e ai cittadini di Bogota le associazioni locali animaliste e Animal Defender International.

 

http://www.ad-international.org/animals_in_entertainment/go.php?id=2682&ssi=10
http://www.bogotahumana.gov.co/index.php/noticias/comunicados-de-prensa
http://www.prensanimalista.cl/web/2012/06/11/bogota-prohibe-el-uso-de-animales-en-los-circos/
http://m.eltiempo.com/colombia/bogota/bacata-se-salvo-de-la-muerte 

Mai più di Otto ore di viaggio per gli animali al macello
La Campagna 8HOURS

La scrittrice e giornalista Margherita d'Amico ci spiega la campagna 8Hours per impedire che gli animali destinati al macello vengano trasportati per ore e ore in camion o vagoni. Scrive d'Amico "Raccolte oltre un milione di firme presentate al commissario Ue per cambiare la normativa in modo da ridurre le sofferenze negli spostamenti verso i mattatoi. L'iniziativa è promossa dall'associazione Animals' Angels, di cui è testimonial Jane Goodall. ... Oltre a ridurre le terribili, inutili sofferenze inflitte agli animali dagli attuali viaggi verso i mattatoi, lunghi anche settimane, questa rivoluzionaria proposta garantirebbe anche sicurezza, salute e interessi umani".

Leggi l'articolo di Margherita d'Amico su www.repubblica.it/ambiente/news/animali_macello

Photo© AAP:

Bingo(dx) Antoine(sx)

Santuario Primadomus, Spagna

BINGO PRESTO NEL SANTUARIO PRIMADOMUS IN SPAGNA

Molti ricorderanno lo scimpanzé Bingo del quale si è occupato il JGI a Livorno dal 2001 (Leggi l'intera storia) attraverso un programma di arricchimento ambientale ed emozionale e attivando il suo trasferimento ad Almere, Olanda, presso il centro specializzato AAP per Primati dove ha potuto finalmente, dopo "30 anni di solitudine" condividere la sua vita con i propri simili. E' finalmente vicino, come sin dal suo arrivo al Centro AAP si era detto, il trasferimento di Bingo dall'Olanda alla Spagna nel Santuario Primadomus dove potrà vivere in un ambiente più adatto a uno scimpanzé: il clima sarà per lui molto migliore, il paesaggio più naturale, gli spazi più ampi. AAP. che è proprietaria del santuario, sta ampliando il numero dei recinti di Villena, e i primi scimpanzé ad essere spostati saranno Bingo ed Antoine. Bingo è già da molto tempo insieme al suo amico Antoine. Bingo ha sempre giocato un ruolo importante al Centro AAP perchè per la sua socievolezza era essenziale nella fase di inserimento di nuovi individui accolti. E' molto popolare tra i custodi, uno di questi, Jenny, lo descrive così: " Bingo è uno scimpanzé molto dolce. Ha un carattere gentile, tenero e molto socievole, sia verso di noi custodi che verso altri scimpanzé. E' anche molto intelligente e sa come intervenire in modo giusto al momento giustoo. Bingo e Antoine sono insieme da cinque anni, ormai. Sono amici per la pelle. Li vediamo spesso giocare insieme e farsi il grooming. Capiscono i comportamenti l’uno dell’altro e si accettano così come sono."

Leggi la storia completa di Bingo

GRASP LANCIA UN ALLARME PER LA PROTEZIONE DEGLI ORANGHI DI SUMATRA

Il GRASP denuncia una grave concessione, al limite della legalità, rilasciata per coltivazioni di palma da olio, che sono la causa degli incendi dolosi che nelle ultime settimane stanno distruggendo intere aree di foresta pluviale nel nord di Sumatra, mettendo a rischio l’intera popolazione di Oranghi.

Leggi il comunicato

JGI Italia per Giza Zoo - Cairo

Cairo, 12 marzo -  La collaborazione tra zoo del Cairo e Jane Goodall Institute continua. Dopo il lavoro di arricchimento e raggruppamento degli scimpanzé svolto dalla comportamentista JGI Hila Terez, il JGI Italia si è fatto carico di provvedere agli abbeveratoi automatici per la nuova struttura che ospiterà a breve i due orango e per l'area scimpanzé. Gli abbeveratoi, non disponibili nè utilizzati in Egitto, sono di fabbricazione italiana e sono stati consegnati dalla presidente JGI Italia allo zoo di Giza lo scorso 12 marzo. La presidente De Donno insieme a Dina Zulfikar, Egyptian Animal Welfare Federation, ha consegnato i distributori alla Direttrice degli zoo egiziani e sottosegretario di Stato Fatma Tammam e alla responsabile dell'unità veterinaria degli zoo Dr. Maha.


Photo© Maha, De Donno and Tammam

Photo© De Donno and Tammam

Photo© Zulficar, De Donno and Tammam

900 scimmie per i test da laboratorio
Eliminare la ricerca sui primati e su qualsiasi animale senziente: un obiettivo verso cui ogni paese civilizzato dovrebbe andare.

Dal 2008 Jane Goodall propone che sia istituito un premio Nobel per una conoscenza medica avanzata senza sperimentazione animale. Jane Goodall dichiara che allontanarsi dalla ricerca con test animali “è un obiettivo verso cui tutti i paesi civilizzati dovrebbero andare. Il mondo scientifico dovrebbe incoraggiare attivamente l'uso di metodi alternativi di ricerca, più fondi dovrebbero essere disponibili per questo scopo e riconoscimenti, come il Nobel, dovrebbero essere assegnati a chi sviluppa sperimentazioni alternative a quella animale”. A proposito di esperimenti invasivi sugli animali Jane Goodall afferma: “Vi è tra i ricercatori che operano all’interno di laboratori una certa difficoltà ad ammettere che gli animali pensano, hanno una loro personalità e sentimenti. I ricercatori che conducono esperimenti invasivi sugli animali trovano indispensabile indossare i paraocchi, non vogliono concepire la possibilità che gli animali con cui lavorano provino sentimenti, abbiano una mente e una personalità perché diventerebbe per loro molto difficile continuare a fare ciò che fanno. Non c è alcun dubbio che, quando primati non umani sono tenuti all’interno di gabbie strette, anguste, sterili, tipiche di quasi tutte le strutture destinate alla ricerca biomedica, questi soffrano terribilmente. Soffrono per la noia e soffrono terribilmente per l’isolamento, che li tiene lontani da altri simili. Le scimmie e le antropomorfe, infatti, sono esseri estremamente sociali e possono ammalarsi di depressione se tenute in solitudine Lo stesso tipo di sintomi clinici osservati nel bambino depresso sono stati visti, in molti casi, in scimpanzé e scimmie tenute in condizioni disumane e scioccanti.

Dopo aver visto alcune immagini video registrate in un laboratorio USA, l’Oregon Primate Research Centre, Jane Goodall dichiara “Il fatto che condizioni simili possano ancora essere accettate - che qualcuno possa andare ogni giorno a lavorare lasciando che questa barbarie continui - è un marchio contro l’umanità. Ho sentito che alcuni, interni a questo Primate Center, hanno insinuato che il video sia falso. Bene, le immagini che ho visto – un piccolo di scimpanzé arrotolarsi come una palla e succhiare il suo pene, un neonato infettato con virus Shigella trascinarsi sui suoi escrementi; un macaco reshus adulto impazzito al punto da mordersi le braccia e strapparsi la carne; una scimmia cappuccino usata nella ricerca sulle droghe seduta con gli occhi fissi nel vuoto, chiaramente all’ultimo stadio della depressione; un’altra scimmia legata e sottoposta a un processo orribilmente doloroso di elettro-eiaculazione con elettrodi legati al pene per prendere un campione del suo seme – queste cose non possono essere state contraffatte, non sarebbe stata possibile una contraffazione. No, questi animali sono stati torturati. Mi fa sentire particolarmente male sapere che questo tipo di comportamento cosi insensibile verso gli animali sia ripetuto nei laboratori di questo paese e in quelli di tutto il mondo. In qualche modo dobbiamo fermarlo. Sostengo senza dubbi una legislazione che fermi la ricerca sui primati e su qualsiasi altro animale senziente”.

Ascolta la dichiarazione di Jane sui test animani sul sito di Animal Liberation Front: http://www.animalliberationfront.com/

CODIFICATO IL GENOMA DEL GORILLA

(AGI) - Londra, 7 mar. Il 15 per cento del genoma umano è più vicino a quello del gorilla che a quello dello scimpanzé e il 15 per cento del genoma dello scimpanzé è più vicino a quello del gorilla che a quello degli esseri umani. In tutte e tre le specie i geni relativi alla percezione sensoriale, l'udito e lo sviluppo del cervello, hanno mostrato un'evoluzione accelerata, in particolar modo negli esseri umani e nei gorilla. "I nostri risultati rivelano significative differenze non solo tra le specie che riflettono milioni di anni di divergenza evolutiva, ma anche analogie nei cambiamenti paralleli nel corso del tempo dal loro antenato comune", ha detto Chris Tyler-Smith, altro autore dello studio. "Abbiamo scoperto - ha continuato - che i gorilla condividono molti cambiamenti genetici con gli esseri umani tra cui l'evoluzione del nostro udito. Gli scienziati avevano suggerito che la rapida evoluzione dei geni dell'udito umano era legata all'evoluzione del linguaggio. I nostri risultati mettono in dubbio questo, dimostrando come i geni dell'udito si sono evoluti nei gorilla in modo simile a quello degli esseri umani". Lo studio ha permesso anche di capire l'origine delle divergenze tra le specie. Anche se comunemente si pensa che le specie si siano distinte in un unico punto nel tempo, questo non riflette sempre la realta': le specie si possono separare per un periodo molto lungo. I ricercatori hanno ad esempio scoperto che le divergenze tra gorilla, esseri umani e scimpanzé si siano verificate circa 10 milioni di anni fa. La differenza invece tra gorilla orientale e occidentale è molto più recente. Risale infatti agli ultimi milioni di anni, ed è stata graduale. Questa divisione è paragonabile in qualche modo alla scissione tra scimpanzé e bonobo o esseri umani moderni e i Neanderthal. "La nostra ricerca completa il quadro genetico per i confronti delle grandi scimmie", ha spiegato Richard Durbin, coautore dello studio. "Dopo decenni di dibattito le nostre interpretazioni genetiche sono ora coerenti con i fossili e forniscono una via per far lavorare nello stesso quadro paleontologi e genetisti". (AGI) .
LEGGI TUTTO IL COMUNICATO:


Photo©

Il film "CHIMPANZEE" della Disney a sostegno dei progetti del Jane Goodall Institute

Il film della Disney “The African Cats” ha sostenuto la African Wildlife Foundation, salvando più di 50000 acri di savana africana. Ora un nuovo film sarà a sostegno degli scimpanzé. La Disney ha annunciato che parte dei guadagni della prima settimana di botteghino del film “Chimpanzee” andrà al Jane Goodall Institute, l’associazione no-profit fondata da Jane Goodall il cui scopo è salvaguardare le grandi scimmie attraverso la ricerca, l’educazione e la denuncia. La prima del film sarà proiettata nelle sale il 20 Aprile 2012 , una parte della vendita di ogni biglietto nella settimana tra il 20 e il 26 aprile sarà devoluta all’Istituto attraverso la “Disney Wildlife Conservation Fund” Il regista del film, Alastair Fothergill e Mark Linfield hanno seguito uno scimpanzé, Oscar, e il suo nucleo familiare nella foresta africana. Il presidente degli Studios della Walt Disney Alan Bergman ha dichiarato ”Siamo entusiasti di portare la storia di Oscar e della sua famiglia sul grande schermo, Chimpanzee racconta delle personalità e dei forti legami che si instaurano tra i membri familiari. Il film è parte attiva nel proteggere l’ambiente e permettere agli spettatori di partecipare alla conservazione globale. La Disney Nature è orgogliosa di partecipare all’impegno sostenuto da Jane Goodall per assicurare un futuro agli scimpanzé nella Repubblica del Congo”.
La Dottoressa Goodall, anche Messaggero di Pace per l’ONU, entusiasta del partenariato, ha dichiarato:

"l’Istituto è orgoglioso di essere vicino a Disneynature in occasione di Chimpanzee. Sono oltre 35 anni che il JGI lavora in Africa dopo le mie ricerche, iniziate nel 1960. Siamo contenti di estendere il nostro impatto e i nostri sforzi attraverso questa collaborazione e celebrarla con un film cosi meraviglioso. Insieme possiamo fare certamente la differenza, siamo fieri che la Disneynature voglia condividere i nostri impegni nel proteggere l’habitat degli scimpanzé, prendersi cura degli orfani e educare una nuova generazione di giovani da mettere sempre più in contatto con la natura".

Guarda il video su YouTube.


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Rambo, RD Congo

Come per noi, lo scimpanzé può entrare nella testa di un altro

COME NOI, GLI SCIMPANZE’ possono intuire ciò che pensa un altro individuo. E’ stato osservato che gli scimpanzé capiscono quale strumento possa servire ad un altro individuo del gruppo per fare una cosa e lo aiutano nel selezionare l’utensile più appropriato. Lo studio di Yamamoto e altri suggerisce, quindi, che le grandi scimmie hanno la capacità di comprendere la mente dei conspecifici.

http://www.wrc.kyoto-u.ac.jp/kumasan/en/publication/yamamoto/
http://www.wrc.kyoto-u.ac.jp/en/members/tanaka.html
http://www.facebook.com/l.php?


Photo© JGI

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Palagi e Adessi


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Marta Borgi

La primatologia piace alle donne ma sono gli uomini a ricoprire le cariche più prestigiose anche in questo campo
Uno studio di Elsa Addessi, Marta Borgi ed Elisabetta Palagi lo dimostra

Le ricercatrici italiane Addessi, Borgi e Pelagi, rispettivamente del CNR, dell'ISS e dell'Università di Pisa, ci chiariscono le idee con la loro ricerca sul ruolo della donna nella primatologia. Si dice comunemente che la primatologia sia disciplina scientifica preferita dalle donne ed è così, ma i ruoli ricoperti ai vertici restano prerogativa dell'uomo. Scrivono le ricercatrici "Così, le nostre scoperte capovolgono l’idea della Primatologia quale disciplina delle “pari opportunità”, come invece è stato spesso rivendicato dai media. Come accade in altre discipline delle scienze naturali, la Primatologia attrae più studentesse donne che uomini, ma la composizione della distribuzione in base al genere cambia agli alti vertici della carriera accademica. Inoltre, indipendentemente dalla posizione, le primatologhe hanno una minore produttività scientifica rispetto ai colleghi maschi e i risultati scientifici delle donne, in termini di pubblicazioni, non corrispondono ai risultati professionali raggiunti in termini di posizioni accademiche. Ciononostante, lo studio [...] indicherebbe che gli articoli delle primatologhe, inferiori in numero, abbiano maggiore impatto rispetto a quelli dei colleghi maschi. In conclusione, nella Primatologia le donne sono ancora sottorappresentate agli alti vertici della carriera accademica. Se questa sottorappresentazione femminile nei livelli accademici superiori sia dovuta ad un “soffitto di cristallo” o al maggiore carico familiare vissuto più dalle donne che dagli uomini, è ancora un dibattito aperto in tutte le discipline analizzate fino ad oggi, con studi diversi che mostrano risultati contrastanti. Avremo bisogno di ulteriori ricerche per districare la questione."
Leggi l'articolo (ALLEGATO)
http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni/news/articolo/lstp/441673/


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Rambo e Andrea Edwards, RD Congo

CENTRO DI RIABILITAZIONE DEI PRIMATI DI LWIRO - RD CONGO
IL DIRETTORE ANDREA EDWARD SU RAMBO

Andrea Edwards, Co-Manager del Centre de Rehabilitation des Primates de Lwiro/Coopera, nella Repubblica Democratica del Congo racconta l'arrivo dello scimpanzé Rambo presso il Centro: "Rambo è arrivato al CRPL. Il veterinario ha detto che è in buone condizioni sia mentalmente che fisicamente. è un po' magro e ha perso del pelo - il che è completamente normale e ce lo aspettavamo. è uscito immediatamente dalla gabbia ed è stato appiccicato al custode per tutto il giorno. Sono notizie fantastiche e significano che si adatterà molto bene alla vita a Lwiro. Oggi il veterinario gli farà degli esami, lo curerà dai parassiti etc - anche questo è completamente normale, date le circostanze.
Rambo resterà in quarantena con un custode che si prenderà cura di lui, e riceverà tanto cibo (in quantità e varietà), acqua pulita, tanto gioco, riposo e cura! Dato che le nostre gabbie sono sovraffollate, non sappiamo ancora quando potrà essere inserito in un gruppo, ma dovremo comunque aspettare il mese di quarantena.
Vi informo che, probabilmente, il nome di Rambo sarà cambiato. Abbiamo un sistema in cui gli scimpanzé e le scimmie prendono il nome del villaggio dal quale sono stati sottratti. All' ICCN piace che si faccia così, e adesso stiamo decidendo un nome per lui. Vi farò sapere!
Grazie a tutti per gli straordinari sforzi di raccolta fondi che avete fatto per liberare Rambo! So che ci è voluto più tempo di quanto ci aspettavamo, ma questa è la Repubblica Democratica del Congo, un posto difficile in cui lavorare! è meglio avere buone relazioni e fare le cose legalmente. Grazie ancora! Andrea."

Centro di Riabilitazione Primati Lwiro, CRPL-RD Congo


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Rambo, RD Congo

LO Scimpanzé RAMBO CE L'HA FATTA
IL SANTUARIO DI LWIRO

Lo scimpanzé Rambo è salvo, è finalmente arrivato al Sanctuary di Lwiro dopo un viaggio da Rungu a Isiro, Mombassa, Goma e infine nella sua nuova casa, Lwiro, dove potrà incontrare ancora i suoi smili. E pensare che i bracconieri hanno ammazzato la sua intera famiglia per venderla come carne. Il salvataggio del giovane scimpanzé Rambo è il risultato di un lavoro di collaborazione intensa e fruttuosa tra numerose persone e associazioni. Grazie di cuore per l'aiuto che tutti i nostri sostenitori ci hanno dato e che ha garantito il successo dell'azione, grazie atutti per la fidicia concessa al Jane Goodall Institute Italia.
Il Centro di Riabilitazione per Primati di Lwiro, conosciuto come CRPL fu fondato ufficialmente il 26 Febbraio 2003 con l'arrivo del primo scimpanzé orfano confiscato. L'obiettivo del CRPL è prendersi cura di scimpanzé orfani, scimmie e altri animali che vengono strappati al traffico e alle attività illegali. Obiettivo finale è reintrodurli in natura. Degli individui che non riusciranno a riadattarsi alla vita selvatica CRPL si occuperà per la vita.

Centro di Riabilitazione per Primati di Lwiro: www.lwiro.blogspot.com.


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Rambo, RD Congo

RAMBO è in viaggio per la sua Oasi

Grazie alla sensibilità di Astrid e Ugo Chuc, volontari in Congo, alla partecipazione dei sostenitori del JGI Italia che hanno risposto al nostro appello per salvare il giovane scimpanzé Rambo altrimenti destinato a essere mangiato, grazie alla disponibilità e alla partecipazione degli altri Istituti Jane Goodall Congo, Svizzera e Germania e del Lwiro Sanctuary che accoglierà Rambo è iniziato il lungo viaggio dello scimpanzé verso il Lwiro Sanctuary. Una volta raccolti i fondi necessari al trasferimento, l'organizzazione del viaggio è stata molto complessa per la scelta del mezzo più adatto vista la distanza e le condizioni delle strade tra Rungu e Lwiro e per la raccolta dei documenti necessari da parte dell'autorità congolese per la protezione della natura ICCN e delle vare Province che saranno attraversate insieme a Rambo, specie protetta dalle autorità e al contempo cacciata dai bracconieri. Insieme ad una delle persone che in questi mesi si è occupata di lui Rambo è partito da Rungu il 14 dicembre per Isiro e poi Mombasa dove sarà consegnato ai due esperti del JGI Congo che lo preleveranno per portarlo in auto fino a Lwiro. Vi terremo aggiornati sul viaggio.

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