ALTRI ANIMALI: ANNO SELEZIONATO 2013

ALTRI ANIMALI

 

UMANITA'

 

Il Viaggio di Wounda
Una vita vera per Wounda, scimpanzé strappata al traffico illegale
Notizie dal JGI Chimpanzee Rehabilitation Centre Tchimpounga

Dopo il suo sequestro da parte delle autorità congolesi finalmente Wounda, scimpanzé femmina strappata al traffico illegale di specie in pericolo di estinzione che affligge il paese, è rilasciata nell’oasi del JGI in Congo Brazaville. Tchimpounga ospita al momento oltre 155 scimpanzé. La cattura di uno scimpanzé implica lo sterminio della sua intera famiglia, così è stato per Wounda. Il bracconaggio destina gli scimpanzé catturati nelle foreste al mercato illegale per le loro carni, per l’uso nell’industria dell’intrattenimento, per il traffico internazionale che può usarli anche nella sperimentazione scientifica dove non ve ne sia il divieto.
Minuto per minuto il reinserimento in semi-libertà di Wounda. ©Fernando Turmo-JGI

 Il viaggio di Wounda

 

Vai piano, salva l’orso

Ridurre la velocità in auto può salvare la nostra vita ma anche quella degli animali che attraversano. Nel Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise in poche settimane sono stati investiti un lupo ed un’orsa marsicana. Una serie di misure legate alla viabilità sulle strade interne al Parco possono e dovrebbero essere prese per evitare l’uccisione degli animali, che hanno proprio nel Parco il solo spazio per vivere. Margherita d’Amico nel suo blog, in repubblica.it , fa il punto sul nuovo progetto di viabilità proposto da “Salviamo l’Orso”.
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/11/14/vai-piano-salva-lorso/.

Mappature ad alta risoluzione e tecnologia mobile adottati dal JGI nella conservazione dello scimpanzé

Il Jane Goodall Institute mette in atto nuove metodologie sul campo per il monitoraggio e la conservazione degli scimpanzé e del loro habitat forestale. Insieme al partner Google, che ci permette di lavorare con mappe satellitari ad alta risoluzione, il Jane Goodall Institute ha introdotto la tecnologia mobile per la mappatura per la localizzazione degli individui, il controllo della foresta e delle risorse naturali, i progetti di riforestazione. Come si svolge questo lavoro e i suoi risultati nel coinvolgimento delle comunità locali per la conservazione della foresta di Gombe e le potenzialità a più ampia scala per proteggere le foreste, la biodiversità, lo scimpanzé dall'estensione si possono apprezzare nel bellissimo video realizzato in Tanzania a questo scopo dal JGI.
 

Il Jane Goodall Institute Italia partecipa alla Marcia per gli Elefanti

Venerdì 4 ottobre in Piazza del Pantheon a Roma, il Jane Goodall Institute Italia parteciperà alla Marcia per gli Elefanti, un evento mondiale che si terrà in contemporanea in 15 città del mondo.
La Marcia andrà avanti dalle 14:00 in poi. La manifestazione di Roma sarà statica, quindi i partecipanti assisteranno agli interventi dei rappresentati delle associazioni che hanno aderito.
Scopo dell’evento è sollecitare il governo cinese, attualmente maggiore importatore al mondo, a bandire il commercio di avorio, per questo motivo la partecipazione di tutti è importante.
Auspicando in una partecipazione di massa, vi invitiamo a firmare e divulgare la petizione attraverso il sito IWORRY e vi diamo appuntamento in Piazza del Pantheon.

 


©JGI-USA

Nuove ricerche fanno luce sul significato evolutivo della menopausa

E’ un fatto che le donne di 40 anni e oltre conoscano un calo della fertilità che termina, infine, con la menopausa. Ma qual è il vantaggio evolutivo per le femmine umane che vivono decenni dopo gli anni della riproduzione? Dopo ampie ricerche, manca ancora una risposta esaustiva a questo interrogativo. Recentemente però, il Primate Life History Working Group, una coalizione di primatologi che cataloga e analizza dati demografici, ha scoperto che la menopausa è una tappa vitale che sembra distinguerci dagli altri primati.
Leggi l’articolo di Giorgia Harper.


©Orangutan Foundation International

Gli Oranghi del Bioparco di Roma forse avranno una struttura adeguata

L’articolo di Margherita d’Amico sul blog di Repubblica “Il Richiamo della Foresta” fa il punto sulla situazione degli oranghi del Bioparco, che vivono da sempre in una struttura non idonea.
L’orango è l’animale arboricolo più grandi del pianeta e, in libertà, trascorre sugli alberi la maggior parte della giornata, spostandosi di ramo in ramo, di albero in albero alla ricerca di cibo. Quasi ogni sera l’orango costruisce un nuovo nido di rami sugli alberi, fino a 30 metri, per dormire e, a volte, ne fa uno anche il pomeriggio per la siesta. L’orango ha elevate abilità cognitive come le altre antropomorfe, usa e costruisce utensili: per grattarsi, per ripararsi dalla pioggia, per raccogliere il miele o frutti fuori dalla portata.
Il JGI Italia dal 2008, insieme alla LAV, sollecita il Bioparco ed il comune di Roma a trovare una sistemazione adeguata per le tre femmine di Orango. La struttura nella quale sono oggi è piccola, priva di una parte esterna che permetta loro di essere all’aperto, di arrampicarsi in alto, priva di una area che permetta loro di nascondersi alla vista dei turisti se lo vogliono. Il Bioparco racconta a Margherita d’Amico che uno spostamento è previsto a brevissimo termine. Lo speriamo.
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/07/31/gli-oranghi-di-roma-aspettano-di-rivedere-il-cielo/


Procolobus kirkii ©Steffen Foerster

In Tanzania la più ampia varietà di specie di Primati

Uno studio condotto dalla Wildlife Conservation Society rinnova la speranza per la sopravvivenza di alcuni tra i primati più a rischio del mondo, attraverso una roadmap per la tutela delle 27 specie presenti in Tanzania – lo stato dell’Africa continentale che ospita la più ampia varietà di primati. La Tanzania è ampiamente riconosciuta come il più importante stato dell’Africa continentale per la biodiversità e le sue specie uniche, e ospita le catene montuose più alte del continente, i laghi più profondi e le vaste aree dell’ Eastern Afromontane e Albertine Rift, importanti a livello globale per la loro biodiversità. Eppure, la Tanzania è al secondo posto nella classifica della deforestazione nell’Africa Sub-sahariana, nonostante gli investimenti nella salvaguardia e il vasto territorio dichiarato protetto.
http://www.wcs.org/press/press-releases/monkey-nation.aspx
http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=8955443
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©Pier Francesco Ferrari

La risata è contagiosa anche nei gelada, proprio come nell'uomo. A ricordarci ancora una volta la nostra storia evolutiva

Lo dimostra una ricerca, pubblicata su Scientific Reports e condotta da Elisabetta Palagi, Giada Mancini e Pier Francesco Ferrari, dell’Università di Pisa e Parma, che hanno studiato questo particolare modo di comunicare nel Theropitecus gelada, una specie di scimmia che abita gli altopiani etiopi. I gelada in questione però sono stati studiati al NaturZoo di Rheine, in Germania, per un periodo di 3 anni.
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©Marta Esteban

Jane Goodall firma contro la corrida: non è un bene d’interesse culturale

Jane Goodall in visita a Madrid ha firmato contro la dichiarazione che definisce la corrida bene di interesse culturale, in occasione di una conferenza tenuta per la piattaforma “la tortura non è cultura”. In questa circostanza Goodall è stata premiata dall’Associazione per I diritti degli animali per aver dedicato la sua vita allo studio del comportamento degli scimpanzé.
La primatologa dichiara“ Vorrei esprimere il mio rifiuto all’idea che la tauromachia possa essere considerata un bene d’interesse culturale per la Spagna. I tori sono animali senzienti quindi in grado di avvertire il dolore. Uno spettacolo nel quale animali vengono colpiti con lance, pugnali e altri strumenti di tortura fino alla morte lenta e cosciente non dovrà mai essere dichiarato bene di interesse culturale di un paese”. E’ quanto riporta, in breve, la carta firmata da Goodall.
Inoltre, nella lettera, la primatologa aggiunge di suo pugno che se lei fosse un toro “ non vorrebbe essere parte di questo spettacolo” .
Il presidente della piattaforma Marta Esteban ha sottolineato che la Dott. Goodall è l’esempio di come il rispetto per tutte le forme viventi possa evolversi ed è ciò a cui gli uomini dovrebbero tendere con la constatazione che, essendo gli animali esseri senzienti, meritino una vita dignitosa e libera dalle sofferenze.


©NOMOREJAIL/JGI

Il nonsenso degli animali selvatici in cattività
Confiscato uno scimpanzé a Latina

Il servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato ha recentemente confiscato una femmina di scimpanzé al Safari Park di Latina, per infrazione della direttiva zoo 1999/22/CE sulla custodia degli animali selvatici nei giardini zoologici. La femmina ha circa 35 anni ed è dopo la confisca è stata affidata dalla CITES al Centro Tutela Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone dove si trovano altri scimpanzé confiscati.
Cogliamo l’occasione per sottolineare quanto inopportuno sia l’uso degli scimpanzé per l’esposizione e l’intrattenimento ed economicamente dispendioso per il paese, obbligato a convogliare risorse economiche di tutti i cittadini per il trasferimento e il mantenimento di animali esotici.


©janegoodall.org.uk

Gli Stati Uniti annunciano un maggiore impegno nella tutela dello scimpanzé, anche in cattività

Il Jane Goodall Institute plaude all’annuncio del Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti (USFWS) di un maggiore impegno legale nella protezione degli scimpanzé, includendo le migliaia di esemplari attualmente in stato di cattività negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno riconosciuto da lungo tempo gli scimpanzé come specie a rischio, introducendoli nel Endangered Species Act (ESA); tuttavia, agli scimpanzé in cattività del paese non è garantito lo stesso livello di protezione. Poiché altre leggi statunitensi in favore degli animali sono deboli o non pienamente applicate, le liste separate previste dall’ESA hanno favorito lo sfruttamento degli scimpanzé negli Stati Uniti come animali da intrattenimento, pubblicità, o ricerca medica – una situazione che ha intralciato anche gli sforzi di protezione degli scimpanzé selvatici. Dopo aver rivisto la condizione degli scimpanzé, lo USFWS ha determinato che tutti i membri di una specie devono beneficiare della stessa protezione e che le liste separate di scimpanzé dovranno per questo essere eliminate. Inoltre, la scoperta che le minacce verso gli scimpanzé sono aumentate dall’ultima revisione della loro condizione, lo USFWS ha proposto che tutti gli scimpanzé, siano essi in cattività o in natura, siano segnalati come “a rischio”. Se siglata, la norma farebbe entrare in gioco le rigide richieste dell’ESA. “Sono stata così felice di questa proposta. E’ una notizia eccezionale per tutti gli scimpanzé e per tutti quelli che si sono battuti, specialmente la Humane Society of the United States, che ha lavorato duramente a questa causa” ha affermato la Dr. Jane Goodall, “questa decisione mi fa sperare che abbiamo davvero iniziato a capire che il nostroi comportamento verso i nostri parenti più vicini deve cambiare. Mi congratulo con lo USFWS per aver preso questa importantissima decisione”. Il Jane Goodall Institute ha lavorato a stretto contatto con diverse organizzazioni, specialmente con la Humane Society of the United States (HSUS), che ha condotto la petizione presentata nel 2010 assieme ad una dichiarazione da parte del Dr. Goodall. Tra i richiedenti: la American Association of Zoological Parks and Aquariums (AZA), la Wildlife Conservation Society (WCS), la Pan African Sanctuary Alliance (PASA), il Fund for Animals (FFA), la Humane Society International (HIS), e il New England Anti-Vivisection Society (NEAVS).

http://www.google.it/imgres?q=chimpanzees+entertainment&


©janegoodall.org.uk

In Colombia banditi i circhi con animali selvatici

In seguito alla campagna durata sei anni condotta dall’ADI (Animal Defenders International), il Congresso Colombiano ha approvato la legge che vieta l’uso di animali selvatici nei circhi. La Colombia è il quinto paese in Sud America ad emanare una legge contro l’uso di animali nei circhi. La legge vieta l’uso di animali selvatici, autoctoni o esotici, nei circhi stabili o itineranti della Colombia. Originariamente, la legge avrebbe dovuto vietare la presenza di tutti gli animali nei circhi itineranti e la proposta era passata con successo alla Casa dei Rappresentanti ma, sfortunatamente, le specie locali sono state escluse nelle discussioni finali in Senato – nonostante le prove dello stato di deprivazione e brutalità in cui versano questi animali. L’industria circense ha due anni per adeguarsi alla nuova legge. Le riprese video raccolte da ADI, che hanno dimostrato i maltrattamenti nel corso di sei anni di indagine, sono state tra le più esecrabili che gli inquirenti avessero mai visto. Anche in Bolivia, Ecuador, Peru e Paraguay i circhi hanno oggi il divieto di utilizzare animali selvatici.

www.ad-international.orgg.

Bambini, piccoli di scimpanzé e di bonobo comunicano allo stesso modo
Dal gesto al linguaggio parlato

Uno studio delle Università di California e Southern-Mississippi e del Great Ape Trust confermerebbe la comune storia evolutiva di linguaggio parlato e gestuale. Il gesto sarebbe alla base dello sviluppo del linguaggio. La ricerca ha evidenziato che il repertorio di gesti usati dai bambini (indicare, allargare le braccia per farsi prendere, ecc) è ancora più simile a quello usato dai piccoli scimpanzé e bonobo di quanto si ritenesse. Il comune linguaggio dei gesti è un’ eredità del nostro progenitore comune, vissuto circa sei milioni di anni fa. Lo studio inter-specifico sulla gestualità e sul suo ruolo nello sviluppo dei simboli e le implicazioni nell’evoluzione del linguaggio è stato condotto da Gillespie-Lynch, Greenfield, Feng, Lyn, diretto da Sue Savage-Rambaugh e pubblicato da Frontiers in Psycology.

http://www.lescienze.it/news/2013/06/10/news/
http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2013/06/10/.


©copyright

Il traffico illegale di primati: se solo si potesse evitare
Gibbone Thai nella sua definitiva casa

Il Gibbone dalle mani bianche (Hylobates lar) del quale si è occupato anche il JGI con una informativa e un sollecito al Corpo Forestale dello Stato ha raggiunto la sua definitiva collocazione. Il servizio CITES lo ha infatti trasportati presso il centro di recupero fauna selvatica “Il nostro regno degli animali”. Il Gibbone fu condotto illegalmente in Italia, confiscato nel 2009 dal Corpo Forestale in via Sarpi a Milano, affidato alla signora Danasini che lo ha accudito fino al recentissimo inserimento al Centro di Recupero dove a breve sarà introdotto a un individuo, confiscato a sua volta, della sua stessa specie. Il gibbone fu probabilmente tolto alla madre alla nascita e destinato al traffico illegale e non ha mai più incontrato un suo simile.

Ogni anno oltre 32.000 primati sono catturati e destinati al traffico internazionale per essere usati come cibo, come cavie per i laboratori di ricerca, per l’industria dell’intrattenimento (zoo e circhi), come animali da compagnia. Il 25% dei prelievi è illegale, un crimine ambientale multimilionario.
Il Gibbone dalle mani bianche è una specie protetta perché minacciata di estinzione e il traffico è illegale in tutti I paesi in cui ancora ve ne sono. Viene catturato per essere usato come cibo di sussistenza e per il traffico di animali da compagnia. La distruzione del loro habitat forestale nel sud-est asiatico, spesso per far posto a piantagioni di palma da olio, è anche una minaccia.


©Repubblica.it

I guardaparco in Africa

Ci sono guardaparco in Africa che perdono la vita per difendere il patrimonio naturale. Margherita d’Amico su repubblica.it ricorda l’importanza di sostenere le vedove dei guardaparco che non ricevono sussidi dal loro governo per portare avanti la famiglia.

http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/05/29/in-aiuto-dei-ranger-africani-un-progetto-per-le-vedove-dellantibracconaggio/

FERMIAMO IL GENOCIDIO DEGLI ELEFANTI NELLA REPUBBLICA CENTRAFRICANA.

Dopo il massacro di 86 elefanti in Chad giungono notizie inquietanti dalla Repubblica Centrafricana dove la strage continua ai danni degli elefanti che abitano la foresta del Parco Nazionale di Dzanga. I bracconieri, motivati dall’inarrestabile domanda di avorio per il mercato asiatico, possono in poche ore uccidere 100 elefanti. Tra gli esemplari trucidati anche femmine gravide. In Cina e in altri paesi asiatici il mercato nero dell’avorio ha superato i 2000 dollari al chilo (EPA). Il Jane Goodall Institute aderisce, guidato da Jane Goodall, alla campagna contro il massacro condotta attraverso AVAAZ.org, a sostegno del governo cetroafricano che insieme a WCS e WWF aveva negli anni preservato il santuario degli elefanti di Dzanga dall’avidità e dal commercio illegale.
Firmare la petizione è importante per dimostrare che a noi importa. Insieme raggiungiamo un numero tale da non poter essere ignorato e sollecitiamo coloro che possono fare qualcosa ad agire concretamente per cambiare.
Grazie:

http://www.avaaz.org/en/petition/STOP_ELEPHANT_GENOCIDE


©GeaPress

Jane Goodall lancia un allarme sul traffico di avorio
Salviamo l’elefante africano.

Jane Goodall ha lanciato un appello accorato ai cittadini di ogni parte del mondo perché non comprino avorio il cui commercio illegale minaccia la sopravvivenza del’elefante africano. Intervistata da The Guardian, Jane Goodall è intervenuta sulla notizia dell’autorizzazione in Malesia a commercializzare di 24 tonnellate di avorio illegale. La nota primatologa ha detto che in Tanzania la poplazione di elefanti sembra essersi dimezzata negli ultimi tre anni per soddisfare le richieste, provenienti dalla Cina, di avorio ornamentale. Studi recenti del WWF hanno inoltre segnalato che gruppi ribelli in Africa usano il traffico illegale di avorio per finanziare le guerre.
Decine di migliaia di elefanti vengono uccisi ogni anno per le loro zanne. Goodall ha detto a The Guardian che i maggiori responsabili del crescente bracconaggio sono proprio i paesi orientali e la Cina. L’avorio a volte viene portato fuori illegalmente attraverso vie diplomatiche e gli stessi rangers sono collusi con gruppi armati. Secondo la Goodall stiamo perdendo questa battaglia almeno in alcuni paesi.
Collabora con Jane Goodall il naturalista David Attenborough al fine di richiamare l’attenzione su questo devastante commercio illegale che minaccia l’elefante africano. “Il mondo deve svegliarsi. I governi dovrebbero essere più severi. Nessuno al mondo dovrebbe acquistare più dell’avorio. I Paesi africani dovrebbero essere aiutati nella battaglia contro i bracconieri “dice Goodall.
Paul Elkan direttore della World Conservation Society ha detto che l’estinzione dell’elefante potrebbe avvenire entro i prossimi 5 anni se non saranno presi seri provvedimenti; James Lembeli, direttore del Comitato Tanzaniano per le Risorse Naturali ha aggiunto che sono circa 10.000 gli elefanti uccisi ogni anno in Tanzania, lo testimoniano le innumerevoli carcasse disseminate in mezzo a quel che resta della popolazione vivente.

www.inhabitat.com

BIOETICA: Scimpanzé cavie negli esperimenti scientifici.

In USA l’Istituto Nazionale di Sanità (NIH) “rilascia” 113 scimpanzé usati nei test da laboratorio. Gli scimpanzé saranno accolti dal santuario Chimp Haven in Louisiana. Sono un migliaio gli scimpanzé usati dai laboratori USA, 451 dall’Istituto Nazionale di Sanità, in particolare per la ricerca sulla Epatite C. La tendenza del NIH americano è ridurre progressivamente il numero di scimpanzé usati nei laboratori fino a 50. Al NIH è stato chiesto, inoltre, di terminare 22 esperimenti biomedici e comportamentali con scimpanzé.
Video su http://www.youtube.com/watch?v=6ciejszB22A
Altri aggiornamenti:

http://www.cnn.com/2013/01/31/health/chimpanzee-research-nih
http://www.nytimes.com/2013/01/23/science/nih-moves-to-retire-most-chimps-used-in-research.html?_r=0
http://www.cbsnews.com/8301-204_162-57565321/nih-lab-chimpanzee-retirees-arrive-at-chimp-haven-in-louisiana/
http://www.nature.com/news/nih-told-to-retire-most-research-chimpanzees-1.12277

CONDIVISIONE: uno studio sugli scimpanzé ha evidenziato le origini del gioco corretto nell’uomo.

L’attitudine umana a condividere potrebbe avere origini evolutive più antiche di quanto finora ritenuto, come evidenziato da uno studio effettuato su un gruppo di scimpanzé, in un test chiamato “ ultimatum game”. Il test è tradizionalmente usato in economia e prevede che due persone decidano come dividere una certa somma di denaro. Il test, modificato, in cui due scimpanzé decidono come dividere una porzione di fette di banana, sembra mostrare il lato generoso dei primati.
Lo studio, pubblicato sui Preceedings of the National Academy of Science, mira a indagare i percorsi evolutivi della condivisione, anche quando questa non costituisce un vantaggio economico. Gli scienziati sostengono che l’imparzialità innata sia un elemento essenziale in società cooperative come le nostre.
Leggi l'intero articolo di Victoria Gill - http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-20973753


©JGI

La Spagna vieta la sperimentazione su scimpanzé, gorilla e orango.

Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato un decreto che Proibisce espressamente la sperimentazione sulle scimmie antropomorfe (scimpanzé, bonobo, gorilla e orango) e stabilisce le norme di base applicabili per la protezione degli animali utilizzati nella sperimentazione e per altri fini scientifici, incluso l’insegnamento.
http://www.20minutos.es/noticia/1718849/0/experimentacion/gorilas-y-chimpances/prohibida/


©Tchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Center (TCRC)

Nando Peretti Foundation e JGI Italia
Per il santuario per scimpanzé TCHIMPOUNGA

La Nando Peretti Foundation e il Jane Goodall Institute Italia insieme per il Centro di Riabilitazione Tchimpounga, gestito in Congo Brazzaville dal JGI, per gli scimpanzé confiscati ai bracconieri e strappati al traffico illegale. Negli ultimi 20 anni, il Jane Goodall Institute (JGI) ha lavorato instancabilmente per assicurare il benessere degli scimpanzé orfani confiscati dalle autorità congolesi, impegnate a fermare il traffico illegale di carne selvatica e di animali vivi. Gli animali vengono curati presso lo Tchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Center (TCRC), il più grande santuario per scimpanzé in Africa. Fondato nel 1992, lo Tchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Centre (TCRC) mette a disposizione un santuario per orfani di scimpanzé, vittime sia del commercio illegale di carne che di animali vivi. Negli ultimi 20 anni, 192 scimpanzé hanno trovato casa a Tchimpounga. Oggi, 155 scimpanzé vivono li. Stando agli standard minimi previsti dalla Pan African Sanctuary Alliance (PASA), le strutture attuali sono adeguate per ospitare non più di 88 individui. Attualmente, 142 dei 155 esemplari sono ospitati in queste strutture. In questo sito non è più possibile espandersi per creare nuove strutture. Inoltre, ogni anno Tchimpounga è colpita dagli incendi appiccati dai villaggi vicini o interni alla riserva. Mediamente, lo staff di Tchimpounga spegne fino a 10 incendi per ogni stagione secca, cercando di proteggere le foreste e il santuario! Continua. .. ...


©pipistrellus.it

L’olio di palma minaccia la sopravvivenza degli Orango.
Jane Goodall e Richard Wrangham sfidano Mehmet Oz.

Il 21 Gennaio gli ambasciatori del Great Apes Survival Partnership (GRASP) Jane Goodall e Richard Wrangham hanno sfidato il popolare presentatore televisivo Mehmet Oz a spiegare il suo appoggio alle coltvazioni di olio di palma rosso, per dar conoscere ai consumatori l’impatto negativo che tale coltivazione, non sostenibile, ha sulle grandi scimmie e il loro habitat! . .. ...

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