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ALTRI ANIMALI: ANNO SELEZIONATO 2013
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ALTRI ANIMALI |
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UMANITA' |
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Il Viaggio di Wounda
Una vita vera per Wounda, scimpanzé strappata al traffico
illegale
Notizie dal JGI Chimpanzee Rehabilitation Centre Tchimpounga
Dopo il suo sequestro da
parte delle autorità congolesi finalmente Wounda, scimpanzé
femmina strappata al traffico illegale di specie in pericolo di
estinzione che affligge il paese, è rilasciata nell’oasi del JGI
in Congo Brazaville. Tchimpounga ospita al momento oltre 155
scimpanzé. La cattura di uno scimpanzé implica lo sterminio
della sua intera famiglia, così è stato per Wounda. Il
bracconaggio destina gli scimpanzé catturati nelle foreste al
mercato illegale per le loro carni, per l’uso nell’industria
dell’intrattenimento, per il traffico internazionale che può
usarli anche nella sperimentazione scientifica dove non ve ne
sia il divieto.
Minuto per minuto il reinserimento in semi-libertà di Wounda.
©Fernando Turmo-JGI
Il viaggio di Wounda
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Vai piano, salva l’orso
Ridurre la velocità in auto
può salvare la nostra vita ma anche quella degli animali che
attraversano. Nel Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise in
poche settimane sono stati investiti un lupo ed un’orsa
marsicana. Una serie di misure legate alla viabilità sulle
strade interne al Parco possono e dovrebbero essere prese per
evitare l’uccisione degli animali, che hanno proprio nel Parco
il solo spazio per vivere. Margherita d’Amico nel suo blog, in
repubblica.it , fa il punto sul nuovo progetto di viabilità
proposto da “Salviamo l’Orso”.
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/11/14/vai-piano-salva-lorso/. |
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Mappature ad alta risoluzione e tecnologia
mobile adottati dal JGI nella conservazione dello scimpanzé
Il Jane Goodall Institute
mette in atto nuove metodologie sul campo per il monitoraggio e
la conservazione degli scimpanzé e del loro habitat forestale.
Insieme al partner Google, che ci permette di lavorare con mappe
satellitari ad alta risoluzione, il Jane Goodall Institute ha
introdotto la tecnologia mobile per la mappatura per la
localizzazione degli individui, il controllo della foresta e
delle risorse naturali, i progetti di riforestazione. Come si
svolge questo lavoro e i suoi risultati nel coinvolgimento delle
comunità locali per la conservazione della foresta di Gombe e le
potenzialità a più ampia scala per proteggere le foreste, la
biodiversità, lo scimpanzé dall'estensione si possono apprezzare
nel bellissimo video realizzato in Tanzania a questo scopo dal
JGI.
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Il Jane Goodall Institute Italia partecipa
alla Marcia per gli Elefanti
Venerdì 4 ottobre in Piazza
del Pantheon a Roma, il Jane Goodall Institute Italia
parteciperà alla Marcia per gli Elefanti, un evento mondiale che
si terrà in contemporanea in 15 città del mondo.
La Marcia andrà avanti dalle 14:00 in poi. La manifestazione di
Roma sarà statica, quindi i partecipanti assisteranno agli
interventi dei rappresentati delle associazioni che hanno
aderito.
Scopo dell’evento è sollecitare il governo cinese, attualmente
maggiore importatore al mondo, a bandire il commercio di avorio,
per questo motivo la partecipazione di tutti è importante.
Auspicando in una partecipazione di massa, vi invitiamo a
firmare e divulgare la petizione attraverso il sito
IWORRY e vi diamo
appuntamento in Piazza del Pantheon. |
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©JGI-USA |
Nuove ricerche fanno luce sul significato
evolutivo della menopausa
E’ un fatto che le donne di 40 anni e oltre
conoscano un calo della fertilità che termina, infine, con la
menopausa. Ma qual è il vantaggio evolutivo per le femmine umane
che vivono decenni dopo gli anni della riproduzione? Dopo ampie
ricerche, manca ancora una risposta esaustiva a questo
interrogativo. Recentemente però, il Primate Life History
Working Group, una coalizione di primatologi che cataloga e
analizza dati demografici, ha scoperto che la menopausa è una
tappa vitale che sembra distinguerci dagli altri primati.
Leggi l’articolo di Giorgia Harper.
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©Orangutan Foundation International |
Gli Oranghi del Bioparco di Roma forse avranno una struttura adeguata
L’articolo di Margherita d’Amico sul blog di
Repubblica “Il Richiamo della Foresta” fa il punto sulla
situazione degli oranghi del Bioparco, che vivono da sempre in
una struttura non idonea.
L’orango è l’animale arboricolo più grandi del pianeta e, in
libertà, trascorre sugli alberi la maggior parte della giornata,
spostandosi di ramo in ramo, di albero in albero alla ricerca di
cibo. Quasi ogni sera l’orango costruisce un nuovo nido di rami
sugli alberi, fino a 30 metri, per dormire e, a volte, ne fa uno
anche il pomeriggio per la siesta. L’orango ha elevate abilità
cognitive come le altre antropomorfe, usa e costruisce utensili:
per grattarsi, per ripararsi dalla pioggia, per raccogliere il
miele o frutti fuori dalla portata.
Il JGI Italia dal 2008, insieme alla LAV, sollecita il Bioparco
ed il comune di Roma a trovare una sistemazione adeguata per le
tre femmine di Orango. La struttura nella quale sono oggi è
piccola, priva di una parte esterna che permetta loro di essere
all’aperto, di arrampicarsi in alto, priva di una area che
permetta loro di nascondersi alla vista dei turisti se lo
vogliono. Il Bioparco racconta a Margherita d’Amico che uno
spostamento è previsto a brevissimo termine. Lo speriamo.
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/07/31/gli-oranghi-di-roma-aspettano-di-rivedere-il-cielo/
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Procolobus kirkii ©Steffen Foerster |
In Tanzania la più ampia varietà di specie
di Primati
Uno studio condotto dalla Wildlife
Conservation Society rinnova la speranza per la sopravvivenza di
alcuni tra i primati più a rischio del mondo, attraverso una
roadmap per la tutela delle 27 specie presenti in Tanzania – lo
stato dell’Africa continentale che ospita la più ampia varietà
di primati. La Tanzania è ampiamente riconosciuta come il più
importante stato dell’Africa continentale per la biodiversità e
le sue specie uniche, e ospita le catene montuose più alte del
continente, i laghi più profondi e le vaste aree dell’ Eastern
Afromontane e Albertine Rift, importanti a livello globale per
la loro biodiversità. Eppure, la Tanzania è al secondo posto
nella classifica della deforestazione nell’Africa Sub-sahariana,
nonostante gli investimenti nella salvaguardia e il vasto
territorio dichiarato protetto.
http://www.wcs.org/press/press-releases/monkey-nation.aspx
http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=8955443
LEGGI L’ARTICOLO
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©Pier Francesco Ferrari |
La risata è contagiosa anche nei gelada,
proprio come nell'uomo. A ricordarci ancora una volta la nostra
storia evolutiva
Lo dimostra una ricerca, pubblicata su
Scientific Reports e condotta da Elisabetta Palagi, Giada
Mancini e Pier Francesco Ferrari, dell’Università di Pisa e
Parma, che hanno studiato questo particolare modo di comunicare
nel Theropitecus gelada, una specie di scimmia che abita gli
altopiani etiopi. I gelada in questione però sono stati studiati
al NaturZoo di Rheine, in Germania, per un periodo di 3 anni.
LEGGI L’ARTICOLO
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©Marta Esteban |
Jane Goodall firma contro la corrida: non è un bene d’interesse culturale
Jane Goodall in visita a Madrid ha firmato
contro la dichiarazione che definisce la corrida bene di
interesse culturale, in occasione di una conferenza tenuta per
la piattaforma “la tortura non è cultura”. In questa
circostanza Goodall è stata premiata dall’Associazione per I
diritti degli animali per aver dedicato la sua vita allo studio
del comportamento degli scimpanzé.
La primatologa dichiara“ Vorrei esprimere il mio rifiuto
all’idea che la tauromachia possa essere considerata un bene
d’interesse culturale per la Spagna. I tori sono animali
senzienti quindi in grado di avvertire il dolore. Uno spettacolo
nel quale animali vengono colpiti con lance, pugnali e altri
strumenti di tortura fino alla morte lenta e cosciente non dovrà
mai essere dichiarato bene di interesse culturale di un paese”.
E’ quanto riporta, in breve, la carta firmata da Goodall.
Inoltre, nella lettera, la primatologa aggiunge di suo pugno che
se lei fosse un toro “ non vorrebbe essere parte di questo
spettacolo” .
Il presidente della piattaforma Marta Esteban ha sottolineato
che la Dott. Goodall è l’esempio di come il rispetto per tutte
le forme viventi possa evolversi ed è ciò a cui gli uomini
dovrebbero tendere con la constatazione che, essendo gli animali
esseri senzienti, meritino una vita dignitosa e libera dalle
sofferenze.
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©NOMOREJAIL/JGI |
Il nonsenso degli animali selvatici in
cattività
Confiscato uno scimpanzé a Latina
Il servizio CITES del Corpo Forestale dello
Stato ha recentemente confiscato una femmina di scimpanzé al
Safari Park di Latina, per infrazione della direttiva zoo
1999/22/CE sulla custodia degli animali selvatici nei giardini
zoologici. La femmina ha circa 35 anni ed è dopo la confisca è
stata affidata dalla CITES al Centro Tutela Fauna Esotica e
Selvatica Monte Adone dove si trovano altri scimpanzé
confiscati.
Cogliamo l’occasione per sottolineare quanto inopportuno sia
l’uso degli scimpanzé per l’esposizione e l’intrattenimento ed
economicamente dispendioso per il paese, obbligato a convogliare
risorse economiche di tutti i cittadini per il trasferimento e
il mantenimento di animali esotici.
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©janegoodall.org.uk |
Gli Stati Uniti annunciano un maggiore impegno nella tutela dello scimpanzé, anche in cattività
Il Jane Goodall Institute plaude all’annuncio
del Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti (USFWS) di un
maggiore impegno legale nella protezione degli scimpanzé,
includendo le migliaia di esemplari attualmente in stato di
cattività negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno riconosciuto
da lungo tempo gli scimpanzé come specie a rischio,
introducendoli nel Endangered Species Act (ESA); tuttavia, agli
scimpanzé in cattività del paese non è garantito lo stesso
livello di protezione. Poiché altre leggi statunitensi in favore
degli animali sono deboli o non pienamente applicate, le liste
separate previste dall’ESA hanno favorito lo sfruttamento degli
scimpanzé negli Stati Uniti come animali da intrattenimento,
pubblicità, o ricerca medica – una situazione che ha intralciato
anche gli sforzi di protezione degli scimpanzé selvatici. Dopo
aver rivisto la condizione degli scimpanzé, lo USFWS ha
determinato che tutti i membri di una specie devono beneficiare
della stessa protezione e che le liste separate di scimpanzé
dovranno per questo essere eliminate. Inoltre, la scoperta che
le minacce verso gli scimpanzé sono aumentate dall’ultima
revisione della loro condizione, lo USFWS ha proposto che tutti
gli scimpanzé, siano essi in cattività o in natura, siano
segnalati come “a rischio”. Se siglata, la norma farebbe entrare
in gioco le rigide richieste dell’ESA. “Sono stata così felice
di questa proposta. E’ una notizia eccezionale per tutti gli
scimpanzé e per tutti quelli che si sono battuti, specialmente
la Humane Society of the United States, che ha lavorato
duramente a questa causa” ha affermato la Dr. Jane Goodall,
“questa decisione mi fa sperare che abbiamo davvero iniziato a
capire che il nostroi comportamento verso i nostri parenti più
vicini deve cambiare. Mi congratulo con lo USFWS per aver preso
questa importantissima decisione”. Il Jane Goodall Institute ha
lavorato a stretto contatto con diverse organizzazioni,
specialmente con la Humane Society of the United States (HSUS),
che ha condotto la petizione presentata nel 2010 assieme ad una
dichiarazione da parte del Dr. Goodall. Tra i richiedenti: la
American Association of Zoological Parks and Aquariums (AZA), la
Wildlife Conservation Society (WCS), la Pan African Sanctuary
Alliance (PASA), il Fund for Animals (FFA), la Humane Society
International (HIS), e il New England Anti-Vivisection Society (NEAVS).
http://www.google.it/imgres?q=chimpanzees+entertainment&
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©janegoodall.org.uk |
In Colombia banditi i circhi con animali selvatici
In seguito alla campagna durata sei anni
condotta dall’ADI (Animal Defenders International), il Congresso
Colombiano ha approvato la legge che vieta l’uso di animali
selvatici nei circhi. La Colombia è il quinto paese in Sud
America ad emanare una legge contro l’uso di animali nei circhi.
La legge vieta l’uso di animali selvatici, autoctoni o esotici,
nei circhi stabili o itineranti della Colombia. Originariamente,
la legge avrebbe dovuto vietare la presenza di tutti gli animali
nei circhi itineranti e la proposta era passata con successo
alla Casa dei Rappresentanti ma, sfortunatamente, le specie
locali sono state escluse nelle discussioni finali in Senato –
nonostante le prove dello stato di deprivazione e brutalità in
cui versano questi animali. L’industria circense ha due anni per
adeguarsi alla nuova legge. Le riprese video raccolte da ADI,
che hanno dimostrato i maltrattamenti nel corso di sei anni di
indagine, sono state tra le più esecrabili che gli inquirenti
avessero mai visto. Anche in Bolivia, Ecuador, Peru e Paraguay i
circhi hanno oggi il divieto di utilizzare animali selvatici.
www.ad-international.orgg.
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Bambini, piccoli di scimpanzé e di bonobo
comunicano allo stesso modo
Dal gesto al linguaggio parlato
Uno studio delle Università di California e
Southern-Mississippi e del Great Ape Trust confermerebbe la
comune storia evolutiva di linguaggio parlato e gestuale. Il
gesto sarebbe alla base dello sviluppo del linguaggio. La
ricerca ha evidenziato che il repertorio di gesti usati dai
bambini (indicare, allargare le braccia per farsi prendere, ecc)
è ancora più simile a quello usato dai piccoli scimpanzé e
bonobo di quanto si ritenesse. Il comune linguaggio dei gesti è
un’ eredità del nostro progenitore comune, vissuto circa sei
milioni di anni fa. Lo studio inter-specifico sulla gestualità e
sul suo ruolo nello sviluppo dei simboli e le implicazioni
nell’evoluzione del linguaggio è stato condotto da
Gillespie-Lynch, Greenfield, Feng, Lyn, diretto da Sue
Savage-Rambaugh e pubblicato da Frontiers in Psycology.
http://www.lescienze.it/news/2013/06/10/news/
http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2013/06/10/.
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©copyright |
Il traffico illegale di primati: se solo si
potesse evitare
Gibbone Thai nella sua definitiva casa
Il Gibbone dalle mani bianche (Hylobates
lar) del quale si è occupato anche il JGI con una
informativa e un sollecito al Corpo Forestale dello Stato ha
raggiunto la sua definitiva collocazione. Il servizio CITES lo
ha infatti trasportati presso il centro di recupero fauna
selvatica “Il nostro regno degli animali”. Il Gibbone fu
condotto illegalmente in Italia, confiscato nel 2009 dal Corpo
Forestale in via Sarpi a Milano, affidato alla signora Danasini
che lo ha accudito fino al recentissimo inserimento al Centro di
Recupero dove a breve sarà introdotto a un individuo, confiscato
a sua volta, della sua stessa specie. Il gibbone fu
probabilmente tolto alla madre alla nascita e destinato al
traffico illegale e non ha mai più incontrato un suo simile.
Ogni anno oltre 32.000 primati sono
catturati e destinati al traffico internazionale per essere
usati come cibo, come cavie per i laboratori di ricerca, per
l’industria dell’intrattenimento (zoo e circhi), come animali da
compagnia. Il 25% dei prelievi è illegale, un crimine ambientale
multimilionario.
Il Gibbone dalle mani bianche è una specie protetta perché
minacciata di estinzione e il traffico è illegale in tutti I
paesi in cui ancora ve ne sono. Viene catturato per essere usato
come cibo di sussistenza e per il traffico di animali da
compagnia. La distruzione del loro habitat forestale nel sud-est
asiatico, spesso per far posto a piantagioni di palma da olio, è
anche una minaccia.
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©Repubblica.it |
I guardaparco in Africa
Ci sono guardaparco in Africa che perdono la
vita per difendere il patrimonio naturale. Margherita d’Amico su
repubblica.it ricorda l’importanza di sostenere le vedove dei
guardaparco che non ricevono sussidi dal loro governo per
portare avanti la famiglia.
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/05/29/in-aiuto-dei-ranger-africani-un-progetto-per-le-vedove-dellantibracconaggio/
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FERMIAMO IL GENOCIDIO DEGLI ELEFANTI NELLA
REPUBBLICA CENTRAFRICANA.
Dopo il massacro di 86 elefanti in Chad
giungono notizie inquietanti dalla Repubblica Centrafricana dove
la strage continua ai danni degli elefanti che abitano la
foresta del Parco Nazionale di Dzanga. I bracconieri, motivati
dall’inarrestabile domanda di avorio per il mercato asiatico,
possono in poche ore uccidere 100 elefanti. Tra gli esemplari
trucidati anche femmine gravide. In Cina e in altri paesi
asiatici il mercato nero dell’avorio ha superato i 2000 dollari
al chilo (EPA). Il Jane Goodall Institute aderisce, guidato da
Jane Goodall, alla campagna contro il massacro condotta
attraverso AVAAZ.org, a sostegno del governo cetroafricano che
insieme a WCS e WWF aveva negli anni preservato il santuario
degli elefanti di Dzanga dall’avidità e dal commercio illegale.
Firmare la petizione è importante per dimostrare che a noi
importa. Insieme raggiungiamo un numero tale da non poter essere
ignorato e sollecitiamo coloro che possono fare qualcosa ad
agire concretamente per cambiare.
Grazie:
http://www.avaaz.org/en/petition/STOP_ELEPHANT_GENOCIDE
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©GeaPress |
Jane Goodall lancia un allarme sul traffico
di avorio
Salviamo l’elefante africano.
Jane Goodall ha lanciato un appello accorato
ai cittadini di ogni parte del mondo perché non comprino avorio
il cui commercio illegale minaccia la sopravvivenza del’elefante
africano. Intervistata da The Guardian, Jane Goodall è
intervenuta sulla notizia dell’autorizzazione in Malesia a
commercializzare di 24 tonnellate di avorio illegale. La nota
primatologa ha detto che in Tanzania la poplazione di elefanti
sembra essersi dimezzata negli ultimi tre anni per soddisfare le
richieste, provenienti dalla Cina, di avorio ornamentale. Studi
recenti del WWF hanno inoltre segnalato che gruppi ribelli in
Africa usano il traffico illegale di avorio per finanziare le
guerre.
Decine di migliaia di elefanti vengono uccisi ogni anno per le
loro zanne. Goodall ha detto a The Guardian che i maggiori
responsabili del crescente bracconaggio sono proprio i paesi
orientali e la Cina. L’avorio a volte viene portato fuori
illegalmente attraverso vie diplomatiche e gli stessi rangers
sono collusi con gruppi armati. Secondo la Goodall stiamo
perdendo questa battaglia almeno in alcuni paesi.
Collabora con Jane Goodall il naturalista David Attenborough al
fine di richiamare l’attenzione su questo devastante commercio
illegale che minaccia l’elefante africano. “Il mondo deve
svegliarsi. I governi dovrebbero essere più severi. Nessuno al
mondo dovrebbe acquistare più dell’avorio. I Paesi africani
dovrebbero essere aiutati nella battaglia contro i bracconieri
“dice Goodall.
Paul Elkan direttore della World Conservation Society ha detto
che l’estinzione dell’elefante potrebbe avvenire entro i
prossimi 5 anni se non saranno presi seri provvedimenti; James
Lembeli, direttore del Comitato Tanzaniano per le Risorse
Naturali ha aggiunto che sono circa 10.000 gli elefanti uccisi
ogni anno in Tanzania, lo testimoniano le innumerevoli carcasse
disseminate in mezzo a quel che resta della popolazione vivente.
www.inhabitat.com
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BIOETICA: Scimpanzé cavie negli esperimenti
scientifici.
In USA l’Istituto Nazionale di Sanità (NIH)
“rilascia” 113 scimpanzé usati nei test da laboratorio. Gli
scimpanzé saranno accolti dal santuario Chimp Haven in
Louisiana. Sono un migliaio gli scimpanzé usati dai laboratori
USA, 451 dall’Istituto Nazionale di Sanità, in particolare per
la ricerca sulla Epatite C. La tendenza del NIH americano è
ridurre progressivamente il numero di scimpanzé usati nei
laboratori fino a 50. Al NIH è stato chiesto, inoltre, di
terminare 22 esperimenti biomedici e comportamentali con
scimpanzé.
Video su
http://www.youtube.com/watch?v=6ciejszB22A
Altri aggiornamenti:
http://www.cnn.com/2013/01/31/health/chimpanzee-research-nih
http://www.nytimes.com/2013/01/23/science/nih-moves-to-retire-most-chimps-used-in-research.html?_r=0
http://www.cbsnews.com/8301-204_162-57565321/nih-lab-chimpanzee-retirees-arrive-at-chimp-haven-in-louisiana/
http://www.nature.com/news/nih-told-to-retire-most-research-chimpanzees-1.12277
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CONDIVISIONE: uno studio sugli scimpanzé ha
evidenziato le origini del gioco corretto nell’uomo.
L’attitudine umana a condividere potrebbe
avere origini evolutive più antiche di quanto finora ritenuto,
come evidenziato da uno studio effettuato su un gruppo di
scimpanzé, in un test chiamato “ ultimatum game”. Il test è
tradizionalmente usato in economia e prevede che due persone
decidano come dividere una certa somma di denaro. Il test,
modificato, in cui due scimpanzé decidono come dividere una
porzione di fette di banana, sembra mostrare il lato generoso
dei primati.
Lo studio, pubblicato sui Preceedings of the National Academy of
Science, mira a indagare i percorsi evolutivi della
condivisione, anche quando questa non costituisce un vantaggio
economico. Gli scienziati sostengono che l’imparzialità innata
sia un elemento essenziale in società cooperative come le
nostre.
Leggi l'intero articolo
di Victoria Gill - http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-20973753
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©JGI |
La Spagna vieta la sperimentazione su
scimpanzé, gorilla e orango.
Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha
approvato un decreto che Proibisce espressamente la
sperimentazione sulle scimmie antropomorfe (scimpanzé, bonobo,
gorilla e orango) e stabilisce le norme di base applicabili per
la protezione degli animali utilizzati nella sperimentazione e
per altri fini scientifici, incluso l’insegnamento.
http://www.20minutos.es/noticia/1718849/0/experimentacion/gorilas-y-chimpances/prohibida/
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©Tchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Center (TCRC) |
Nando Peretti Foundation e JGI Italia
Per il santuario per scimpanzé TCHIMPOUNGA
La
Nando Peretti Foundation e il Jane Goodall Institute Italia
insieme per il Centro di Riabilitazione Tchimpounga, gestito in
Congo Brazzaville dal JGI, per gli scimpanzé confiscati ai
bracconieri e strappati al traffico illegale. Negli ultimi 20
anni, il Jane Goodall Institute (JGI) ha lavorato
instancabilmente per assicurare il benessere degli scimpanzé
orfani confiscati dalle autorità congolesi, impegnate a fermare
il traffico illegale di carne selvatica e di animali vivi. Gli
animali vengono curati presso lo
Tchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Center (TCRC), il più
grande santuario per scimpanzé in Africa. Fondato nel 1992, lo
Tchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Centre (TCRC) mette a
disposizione un santuario per orfani di scimpanzé, vittime sia
del commercio illegale di carne che di animali vivi. Negli
ultimi 20 anni, 192 scimpanzé hanno trovato casa a Tchimpounga.
Oggi, 155 scimpanzé vivono li. Stando agli standard minimi
previsti dalla Pan African Sanctuary Alliance (PASA), le
strutture attuali sono adeguate per ospitare non più di 88
individui. Attualmente, 142 dei 155 esemplari sono ospitati in
queste strutture. In questo sito non è più possibile espandersi
per creare nuove strutture. Inoltre, ogni anno Tchimpounga è
colpita dagli incendi appiccati dai villaggi vicini o interni
alla riserva. Mediamente, lo staff di Tchimpounga spegne fino a
10 incendi per ogni stagione secca, cercando di proteggere le
foreste e il santuario!
Continua. .. ...
.
.. ... Dal 2004, il Jane Goodall Institute (JGI)
cerca una soluzione per riuscire ad aumentare la popolazione
degli scimpanzé nel vecchio sito. Il governo del Congo è
favorevole all’espansione della Tchimpounga Nature Reserve (TNR)
da 75 a 555 km2, includendo tre isole: Tchindzoulou, Ngombe e
Tchibebe. Il JGI ha recentemente acquisito le tre isole
disabitate sul fiume Kouilou, adiacente alla TCRC e interno alla
Tchimpounga Natural Reserve.
Il JGI sta attualmente spostando gli scimpanzé nella nuova area.
Grazie alla cooperazione e assistenza del governo congolese e
altri partner, stiamo lavorando su queste isole per creare un
sito esteso e adeguato per gli scimpanzé, dove questi potranno
continuare ad essere curati e avranno la possibilità di vivere
in condizioni che riproducono il loro habitat naturale.
La visione a lungo termine del JGI per la TCRC è di includere
anche opportunità di educazione per i residenti sulle tematiche
ambientali e di generare profitto dal turismo, utile a
auto-finanziare le attività della TCRC e rafforzare l’economia
locale.
Insieme alla direttrice di Tchimpounga Rebeca Tencia e l’esperta
JGI Debby Cox il Jane Goodall Institute Italia e
Nando Peretti
Foundation (NPF) hanno stabilito un programma di sostegno al
Centro Tchimpounga in questo momento decisivo della sua storia.
In particolare, NPF e JGI Italia si occuperanno dell’acquisto di
una barca a motore, salvagenti, e sistemi protettivi da
collocare sull’isola (pannelli e recinto elettrificato) con
l’obiettivo specifico di garantire sicurezza e sostenibilità al
progetto.
http://www.janegoodall.org/chimpanzees-rescue
http://www.nandoperettifound.org/en/page.php
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©pipistrellus.it |
L’olio di palma minaccia la sopravvivenza
degli Orango.
Jane Goodall e Richard Wrangham sfidano Mehmet Oz.
Il 21 Gennaio gli ambasciatori del Great Apes
Survival Partnership (GRASP) Jane Goodall e Richard Wrangham
hanno sfidato il popolare presentatore televisivo Mehmet Oz a
spiegare il suo appoggio alle coltvazioni di olio di palma
rosso, per dar conoscere ai consumatori l’impatto negativo che
tale coltivazione, non sostenibile, ha sulle grandi scimmie e il
loro habitat! . .. ...
Leggi l'intero articolo
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