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ALTRI ANIMALI: ANNO SELEZIONATO 2016
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ALTRI ANIMALI |
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UMANITA' |
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Un nuovo maschio Alpha a
Gombe e la caduta di Ferdinand
Nel mondo dei primati il
rango sociale è il fulcro di tutto. Nel corso della storia di un
gruppo di scimpanzé i ranghi sociali sono dinamici e fluttuano
attraverso conflitti, alleanze e complotti a volte dagli esiti
imprevedibili. Un evento di giochi di potere ha cambiato per
sempre anche la struttura sociale del gruppo di scimpanzé di
Gombe. La lotta per diventare maschio dominante di un gruppo di
scimpanzé sottintende un accesso prioritario al cibo e alle
femmine per l’accoppiamento. Nel Parco Nazionale di Gombe in
Tanzania, dove la Dottoressa Jane Goodall studiò per prima gli
scimpanzé in natura, tale dinamica si è manifestata diverse
volte. La storia che vi andiamo a raccontare è quella della
destituzione di Ferdinand da parte di uno dei suoi nipoti, il
diciannovenne Fudge.
Leggi l'intera news

Ferdinand durante il grooming
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Chimpo e Hiila: notizie dal
progetto JGI sugli scimpanzé in Senegal
Il programma di
conservazione degli scimpanzé in Africa occidentale - Senegal e
Guinea - e per la gestione sostenibile delle risorse
agroforestali e turistiche condotto dal JGI procede con
successo. I ricercatori del JGI Spagna dal 2010 lavorano con la
Comunità Rurale di Dindefelo per tutelare gli ultimi scimpanzé
allo stato selvatico del Senegal e i più settentrionali in
Africa (da 200 a 500 individui della sottospecie Pan troglodytes
verus). Il video sul nuovo nato, chiamato Cheempo, che inizia ad
esplorare il mondo intorno a se e a scoprire il gioco:
https://www.youtube.com/watch?v=YYkPf6cri30.
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NOTIZIE DAL GRASP (Great Apes Survival Partnership)
Un database internazionale contro il traffico illegale di Grandi
Scimmie
Il 29 settembre a
Johannesburg in Sudafrica si è tenuta la 17esima Conferenza
delle parti della CITES - Convenzione sul Commercio
Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Selvatiche
minacciate d’Estinzione -, dove è stato annunciato, grazie
all’avvio di un database dei sequestri di scimmie antropomorfe,
che in circa un decennio è stato illegalmente commercializzato
un numero superiore a 1800 esemplari.

Il database dei sequestri documenta a partire dal 2005 ed
include ogni spostamento di questi animali in situazioni
illegali. Sequestri sono stati registrati in 23 nazioni, metà
delle quali non riguardano l’habitat originario delle
antropomorfe ma paesi quali Europa e Medio Oriente.
Nel corso degli anni il commercio illegale delle specie in via
d’estinzione era stato ampiamente sottostimato poiché oltre il
90% dei sequestri avvenivano all’interno dei confini nazionali e
non venivano per questo registrati dai database del commercio
illegale controllati dalla CITES o da altri enti regolatori
internazionali.
Il database dei sequestri dei Primati è stato creato dal GRASP -
(Great Apes Survival Partnership), in collaborazione con il
Centro di Monitoraggio mondiale per la Conservazione del
Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP-WCMC).
“Qualunque atto di commercio illegale di scimmie antropomorfe,
che avvenga o meno all’interno di confini internazionali,
bisogna considerarlo una vera minaccia alla sopravvivenza di
queste specie in pericolo d’estinzione”, ha affermato Erik
Solheim, direttore esecutivo delle Nazioni Unite per l’Ambiente
UNEP). “Ho recentemente visitato l’isola di Borneo e avuto
l’opportunità di vedere con i miei occhi l’incredibile pressione
a cui sono sottoposti gli oranghi per la perdita dell’habitat,
ed i primati in Africa sono nelle stesse condizioni. Il
commercio illegale può solo portarli più velocemente
all’estinzione, bisogna quindi fermarlo.”
Gli oranghi rappresentano il 67% dell’intero database dei
sequestri di antropomorfe, la maggior parte strappati alle
foreste e facilmente introdotti nel mercato di animali domestici
grazie alla massiccia espansione dell’industria agricola come
quella dell’olio di palma e della carta, sia nell’isola di
Borneo che in quella di Sumatra. Gli scimpanzé sono i secondi
con il 24%, con un impatto anche sui gorilla (6%) e i bonobo
(3%).

“Per troppo tempo il traffico illegale delle scimmie
antropomorfe era quasi sconosciuto, difficile da interpretare in
termini di numeri e di portata,” afferma Doug Cress,
coordinatore del programma GRASP. “Ma attraverso il database per
i sequestri delle Grandi Scimmie (Apes Seizure Database), i
numeri sono evidenti. Non ci vuole tanto per identificare le
aree più colpite in Africa o in Asia, o prendere coscienza del
fatto che queste specie minacciate d’estinzione sono in estremo
pericolo”.
Le informazioni raccolte dal Database dei sequestri sulle
antropomorfe verranno usati per supportare il monitoraggio e
rafforzare gli impegni contro il crimine ambientale, un business
di un valore pari a 23 miliardi di dollari americani che
minaccia elefanti, rinoceronti, pangolini, alberi e altre specie
in via d’estinzione.
Le dogane e forze dell’ordine ci informano che di tutto il
contrabbando esistente ne viene confiscato solo meno del 10%,ed
è oramai ampiamente noto che nel corso della caccia e della
catture vengano uccisi molti più esemplari di quanti ne vengano
poi commercializzati.
Il commercio illegale di scimmie antropomorfe pone inoltre una
grave minaccia alla salute umana, una semplice malattia può
essere facilmente trasmessa e diffusa da esemplari vivi che non
vengono sottoposti a quarantena o a adeguate cure veterinarie.
Tutte le scimmie antropomorfe sono incluse nella Appendice I
della lista CITES, e tre di loro (orango del Borneo, gorilla di
pianura e scimpanzé occidentale) lo scorso mese sono stati
classificati come “in pericolo critico” nella lista rossa dello
IUCN per le specie minacciate d’estinzione.
Il GRASP è una alleanza unica che comprende 105 governi
nazionali, organizzazioni di conservazione fra cui il Jane
Goodall Institute, istituzioni di ricerca, organizzazioni delle
Nazioni Unite e compagnie private dedita alla conservazione a
lungo termine delle scimmie antropomorfe e del loro habitat in
Asia e in Africa.
http://www.un-grasp.org/apes-seizure-database-reveals-true-extent-of-illegal-trade/
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AIUTA JANE A FERMARE IL
TRAFFICO ILLEGALE DI ANIMALI SELVATICI
"Avidità e un crescente
desiderio di possedere rari “trofei” sta causando un boom nel
traffico illegale di animali selvatici. E’ un mercato
raccapricciante che spinge all’estinzione le specie in
pericolo". Sosteniamo Jane Goodall nella battaglia contro il
traffico illegale. Firma la petizione online.
https://www.change.org/p/help-jane-goodall-end-wildlife-trafficking

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©Timi

©Petit
Prince |
Notizie dal Santuario per
Scimpanzé Tchimpounga del JGI in Congo
Mentre la costruzione degli alloggi notturni
sull’isola di Tchindzoulou volgono al termine, Timi trascorre le
sue giornate in maniera molto tranquilla. L’intero staff di
Tchimpounga spera che i lavori finiscano al più presto in quanto
gli scimpanzé sull’isola hanno bisogno di vivere in una foresta.
Il loro trasferimento sull’isola li ha portati ad essere molto
vicini alla boscaglia, più di quanto non lo siano mai stati,
all’interno del santuario principale. A breve, appena la
costruzione sarà finita, avranno libero accesso alla foresta.
I custodi sono molto curiosi di osservare il comportamento degli
scimpanzé una volta liberati. Timi, esemplare piuttosto
tranquillo continuerà serenamente nella sua posizione gerarchica
all’interno piuttosto bassa all’interno del gruppo? o, spinto
dai numerosi cambiamenti, si lascerà prendere dall’entusiasmo
desiderando un ruolo più importante? Sebbene sia calmo, in
passato Timi è riuscito a sorprendere lo staff. Sa di essere
forte e vigoroso e non ha difficoltà a dimostrarlo se ne sente
la motivazione. Piccolo Principe è un suo amico e adesso sembra
che sia l’unico contendente a pretendere la leadership nel
gruppo. Forse con l’aiuto di Timi, Piccolo Principe potrebbe
aver successo.
I problemi nel sistema di distribuzione dell’acqua nel santuario
sono stati finalmente risolti. Il veterinario e gli addetti alle
manutenzioni hanno lavorato moltissimo per rimuovere i batteri
che avevano colonizzato le tubature causando seri problemi di
salute agli scimpanzé. Stiamo ancora investigando sulla causa di
questa contaminazione, ma lo staff è contento di aver eliminato
il problema per il momento. Fortunatamente, Timi non ha avuto
conseguenze, il suo organismo ha resistito e vinto la battaglia.
Tutti sanno che uno stress prolungato riduce fortemente il
sistema immunitario, in qualsiasi animale. Timi in genere evita
lo stress e il conflitto con altri scimpanzé, è probabile che la
sua personalità calma e tranquilla lo abbia aiutato a combattere
l’aggressività di questi batteri.
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Giornata Internazionale per
la tutela del RINOCERONTE
La distruzione del loro habitat e le uccisioni per il traffico
illegale del loro corno stanno portando i rinoceronti
all’estinzione. Cogliamo l’occasione e in questa giornata
internazionale informiamoci e sensibilizziamo i cittadini e gli
studenti sulla barbarie di questo traffico e la necessità di
impegnarci per la sopravvivenza del rinoceronte. Tutti possiamo
fare qualcosa per salvare le specie in pericolo.
ASCOLTA IL VIDEOMESSAGGIO DI JANE GOODALL.

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Ibis eremita e caccia
illegale
Il JGI Italia attraverso il progetto di educazione alla
sostenibilità Roots&Shoots è partner del progetto LIFE+
Biodiversità “Reason for Hope” finanziato dall’Unione Europea e
guidato da
Waldrappteam per la reintroduzione in Europa
dell’Ibis calvo del nord, noto come ibis eremita (Geronticus
eremita). La reintroduzione del raro ibis è minacciata dalla
caccia illegale. Nel 2012 due ibis furono uccisi tra cui Goja,
l’ibis dedicato a Jane Goodall per essere stato il primo ibis
eremita ad aver compiuto autonomamente la migrazione, tra il
2011 ed il 2012, imparata da giovane volando a seguito del
parapendio a motore guidato da Johannes Fritz. Dopo quattro anni
di attesa il 13 settembre il tribunale di Livorno ha condannato
penalmente il cacciatore punendolo per l’abbattimento dei due
rari esemplari e revocandone la licenza di caccia.
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/09/14/news/livorno_uccise_due_ibis_eremita_a_rischio_estinzione_condannato_cacciatore-147746500/
http://waldrapp.eu/index.php/it/progetto
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©Zanaga all’isola Tchimpounga
F. Turmo

©Gruppo
Petit Prince all’isola Tchimpounga
F. Turmo |
Conoscere gli scimpanzé
Notizie da Tchimpounga (Congo): Zanaga
Zanaga è una femmina di scimpanzé che vive sull’isola di
Tchibebe insieme ad altri compagni come Kefan, Kitoko e Wounda.
E’ estremamente intelligente, ma le piace passare inosservata.
E’ discreta, calma e attenta. Cerca di evitare conflitti con le
altre femmine specialmente quando sono particolarmente irritate,
come durante la distribuzione del cibo. Zanaga è giusta e
imparziale quando è il momento di assicurare che ognuno abbia la
propria razione di cibo, ma se qualcuno cerca di rubare la sua
la difenderà con decisione, sorprendendo i suoi compagni con
grande determinazione.
Kefan, il maschio alpha del gruppo, ha una certa preferenza per
Zanaga, la protegge e la tratta bene. A volte, quando altri
maschi del gruppo provano ad intimidirla, Kefan accorre a
difenderla, sollevandosi in posizione eretta, arruffando il pelo
e scuotendo i rami cercando di intimidire gli aggressori di
Zanaga.
Koukele è uno dei migliori amici di Zanaga. Sono stati insieme
per tanti anni e condiviso grandi avventure. Alcune mattine
lasciano il gruppo e vanno per una passeggiata da soli in giro
per l’isola alla ricerca di frutti. Ai due piace anche rovistare
tra il legno marcio di un albero caduto per catturare qualche
piccolo insetto. Gli scimpanzé sono onnivori, non mangiano solo
frutta e verdura ma anche altri animali, incluse piccole
scimmie.
Zanaga è uno scimpanzé che ha sviluppato un metodo per camminare
in posizione eretta per lunghe distanze. Questo le permette di
trasportare cose con le mani e di attraversare aree alluvionate
dalla pioggia. I custodi spesso la osservano mentre cammina in
questo modo e pensano al lontano antenato in comune fra uomo e
scimpanzé.
Notizie dal santuario JGI
Tchimpounga (Congo): il Piccolo Principe
Il gruppo di Petit Prince è ancora in paziente attesa che si
completi l’area notturna a loro destinata, sull’isola di
Tchindzoulou. Quando questi ambienti nei quali il gruppo potrà
trascorrere la notte saranno finiti, un numero maggiore di
scimpanzé sarà trasferito e il gruppo aggiunto sull’isola. Le
scarse precipitazioni hanno permesso di lavorare celermente alle
costruzioni nelle ultime settimane. La struttura in metallo che
circonda l’edificio è quasi completamente assemblata e alcuni
pezzi del tetto sono già stati aggiunti. Lo staff del JGI che
lavora alla costruzione sa di dover finire al più presto per
permettere a Petit Prince e ai suoi compagni di beneficiare
della folta foresta di questa enorme isola. E’ stata una lunga
attesa, ma ne varrà la pena.
Tutti a Tchimpounga pensano al fatto che finalmente Petit Prince
potrà camminare liberamente per la foresta. Una volta che gli
alloggi notturni saranno completati, i custodi dovranno
affrontare uno dei compiti più impegnativi nell’orientare gli
scimpanzé nella loro nuova casa: l’integrazione con altri
esemplari di altri gruppi. Quale maschio sicuro di sé, lo staff
del JGI è certo che proverà ad affermarsi come alfa. Dovrà
scontrarsi faccia a faccia con Yoko, un maschio abbastanza
grosso e con Tabonga, un altro maschio piuttosto ribelle. Il
processo di integrazione non sarà facile e potrà avere
complicazioni. Coloro che si occupano degli animali faranno il
possibile per far sì che Petit Prince riesca ad integrarsi,
assicurandosi che accetti gli altri e viceversa.
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BINGO: 30 ANNI DI SOLITUDINE
E 15 ANNI DI RECUPERO
Grazie all’impegno del JGI Italia oggi vive con altri scimpanzé
nel santuario Primadomus in Spagna.
Alcuni di voi ricorderanno Bingo, lo scimpanzé vissuto in
solitudine al quale il JGI Italia si è dedicato occupandosi
dell’arricchimento ambientale e relazionale e poi del suo
trasferimento. Per oltre 30 anni Bingo ha vissuto in completo
isolamento in un parco pubblico di Livorno dove era giunto da un
circo. A partire dal 2001 il JGI Italia, informato
dall’Associazione Animalisti di Livorno, si è impegnato a
rieducare Bingo a socializzare e comunicare grazie al costante
lavoro delle volontarie Maria Rotelli e Cinzia Bellumori. Oltre
ad arricchire la vita relazionale di Bingo, stimolarne le
capacità intellettive e contenere la noia della cattività, il
JGI Italia ha realizzato un programma di arricchimento
ambientale che ha visto il coinvolgimento, tra gli altri, degli
studenti della scuola media di Barberino di Mugello guidati dal
prof. Enrico Masi. Gli studenti, nell’ambito del programma
educativo internazionale Roots&Shoots promosso dal Jane Goodall
Institute, hanno studiato la bio-ecologia e l’etologia degli
scimpanzé, esaminato le conseguenze della cattività e costruito
per questo scimpanzé, vissuto in solitudine per decenni, oggetti
e strumenti per rendere la sua vita in gabbia meno noiosa.
Basandosi sul Manuale per l’arricchimento ambientale prodotto
dal Jane Goodall Institute hanno realizzato un termitaio,
scatole magiche e liane. I progressi di Bingo, inizialmente
lenti e frustranti, si sono visti grazie all’impegno di tutti e
Bingo è lentamente tornato ad interessarsi a ciò che accedeva
attorno a lui.
Insieme al Comune di Livorno e alla CITES abbiamo lavorato
affinché Bingo fosse trasferito in un centro per Primati, dove
incontrare, dopo una esistenza in solitudine, i suoi simili.
Finalmente nel 2005 siamo riusciti ad ottenere il suo
trasferimento in Olanda presso il centro AAP (Animal Advocay and
Protection) di Almere, dove Bingo ha pienamente recuperato il
trauma dell’isolamento subito condividendo la sua vita per circa
quattro anni con lo scimpanzé, Jim, vittima dei comportamenti
egoistici di un privato. Bingo e Jim hanno trascorso molto tempo
insieme, facendo grooming a lungo, giocando e rincorrendosi. Nel
2007 ai due scimpanzé si è aggiunto Freddy, un vecchio scimpanzé
proveniente da un circo tedesco, migliorando così il processo di
socializzazione per tutti e tre.
Nel corso degli anni abbiamo continuato a seguire i progressi di
Bingo con grande soddisfazione: infatti, la sua natura
socievole, allegra e spontanea lo ha reso perfetto per
incontrare nuovi individui; negli ultimi anni Bingo ha insegnato
agli scimpanzé appena arrivati, qualche volta privi delle
capacità di rapportarsi agli altri, come ci si comporta
all'interno di un gruppo e cosa significhi essere uno scimpanzé.
Dopo Freddy e Jim, Bingo ha incontrato Julio, Buddy, Urtain ed
Antoine. Antoine era ad AAP già da molti anni e per il suo
difficile carattere (a volte può essere molto aggressivo) in
passato poteva essere tenuto solo insieme a Jim. Tuttavia, da
quando Bingo ha incontrato Antoine molte cose sono cambiate e i
due hanno sviluppato un bel rapporto. Trascorrono molto tempo
rincorrendosi, facendo il grooming, ridendo e quando vengono
separati per permettere introduzioni di altri individui nel
gruppo, sono sempre molto felici di rincontrarsi. Nel corso
degli anni trascorsi ad Almere non sono mancate le visite da
parte del JGI Italia. Daniela, Maria e Cinzia periodicamente si
sono recate sul posto per verificare i progressi di Bingo.
Dal 2012 si è cominciato a concretizzare il trasferimento di
Bingo dall'Olanda alla Spagna nel Santuario AAP-Primadomus[1]
come inizialmente pianificato. L’idea era di offrire un ambiente
più adatto a uno scimpanzé: un clima mite, il paesaggio più
naturale, gli spazi più ampi. AAP, che è proprietaria del
santuario, sta ampliando il numero dei recinti di Villena e i
primi scimpanzé ad essere spostati sono stati Bingo ed Antoine
nel 2015. Bingo ha sempre giocato un ruolo importante al Centro
AAP perché per la sua socievolezza era essenziale nella fase di
inserimento di nuovi individui accolti. È molto popolare tra i
custodi, uno di questi, Jenny, lo descrive così: "Bingo è uno
scimpanzé molto dolce. Ha un carattere gentile, tenero e molto
socievole, sia verso di noi custodi che verso altri scimpanzé. È
anche molto intelligente e sa come intervenire in modo giusto al
momento giusto. Bingo e Antoine sono amici per la pelle. Li
vediamo spesso giocare e farsi il grooming. Capiscono i
comportamenti l’uno dell’altro e si accettano così come sono.
Le ultime notizie su Bingo ci sono giunte dalla volontaria Carol
Sinisi (Giugno 2016) che ha trascorso un periodo di volontariato
di tre mesi presso il centro di recupero animali esotici AAP
-Primadomus, in Spagna. Bingo è in ottimo stato, si trova molto
bene con Antoine in compagnia del quale è ormai da circa nove
anni senza mostrare alcun comportamento anormale. È uno
scimpanzé molto dolce, sia con Antoine sia con i custodi. Non
c’è pranzo che tenga se non in compagnia di Antoine e il saluto
della buona notte è un must! È molto amato a Primadomus…. come
dubitarne?
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Jane Goodall risponde: la tragica morte del gorilla
Harambe allo zoo di Cincinnati (USA) ci induce a riflettere sugli animali tenuti in cattività e sulla protezione delle specie in via di estinzione
Nel mese di giugno 2016 un bimbo in visita con i genitori allo
zoo di Cincinnati, negli Stati Uniti, è caduto nella recinzione
dei gorilla. Un maschio adulto, Harambe, un gorilla originario
delle pianure occidentali dell'Africa equatoriale, gli si è
avvicinato ed è stato ucciso dai responsabili dello zoo per
prevenire un eventuale incidente. La notizia ha coinvolto il
mondo intero e in molti si sono chiesti se fosse stata adottata
l'azione giusta e perché i gorilla e altri animali siano tenuti
negli zoo. La dottoressa Jane Goodall, fondatrice del Jane
Goodall Institute (JGI) e Ambasciatrice di Pace dell'ONU, e il
Presidente dell’ International Fund for Animal Welfare (IFAW)
Azzedine Downes rispondono, nell’intervista a seguire, alle
tante domande dei media sull’accaduto.
D: dottoressa Goodall, Lei è nota come uno dei maggiori esperti
al mondo sui primati. Molte persone sono interessate a conoscere
cosa pensa del comportamento di Harambe con il bambino. Può
immaginare cosa stesse pensando Harambe avvicinandosi al
piccolo, o interpretare il suo comportamento?
Continua. .. ...
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Arricchimento per i primati
in cattività
Il lavoro di Mariangela Ferrero con i macachi in cattività
La psicologa e psicoterapeuta Mariangela Ferrero oltre al suo
lavoro con gli “umani” si occupa di migliorare le condizioni di
vita dei primati tenuti in cattività. In particolare, si dedica
al benessere psicologico e relazionale dei primati nelle
condizioni di cattività e post-traumatiche, in Italia ed
all’estero. Al Salone del Libro di Torino ha presentato il suo
libro "Quattro Scimmie a Cuneo", nato dal lavoro svolto con
quattro macachi del Centro Recupero Animali Selvatici di
Bernazzo, in provincia di Cuneo. Si può ascoltare l’intervista a
Mariangela Ferrero di SOS Gaia su
http://www.shan-newspaper.com/web/video/1507.html.
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GRASP celebra 15 anni
Il Partenariato internazionale per la Sopravvivenza delle Grandi
Scimmie (GRASP) celebra i suoi primi 15 anni di lavoro per la
protezione delle Grandi Scimmie in Africa e Asia. “Quindici anni
fa” dichiara il direttore esecutivo di UNEP (l’Agenzia ONU per
la protezione dell’ambiente) Achim Steiner “GRASP fu
creato per fermare l’imminente estinzione che minaccia le Grandi
Scimmie. Da allora l’alleanza è andata crescendo per assicurare
un futuro a lungo termine a queste specie attraverso temi quali
lo sviluppo sostenibile, le industrie estrattive, la perdita di
habitat e le malattie.” In questa occasione GRASP ha lanciato un
nuovo logo. “Il logo GRASP per i 15 anni di anniversario della
partnership internazionale è un modo appropriato per segnare
questo traguardo” dichiara il coordinatore del programma Doug
Cress “poiché riflette un impegno globale verso la
conservazione delle Grandi Scimmie che è peculiare, visionario e
unico.” GRASP è nato nel 2001 come Partenariato Tipo interno al
sistema delle Nazioni Unite. Comprende 102 partners che
includono governi nazionali, organizzazioni per la conservazione
tra cui il Jane Goodall Institute, agenzie ONU, istituti
di ricerca e compagnie private, ognuno impegnato per la
protezione di scimpanzé, bonobo, gorilla e oranghi e delle loro
foreste, la loro casa.
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In seguito alle critiche del
GRASP
Paris Hilton si scusa per le fotografie che la ritraggono
insieme alle Grandi Scimmie
La celebrità Paris Hilton si è scusata per
aver posato in fotografie con orfani di Scimpanzé ed Orango,
dopo esser stata criticata pubblicamente dal Partenariato per la
Sopravvivenza delle Grandi Scimmie (GRASP). “Sono d’accordo con
ciò che è stato detto,” Paris Hilton afferma a People magazine.
Il GRASP ha criticato Hilton, la star televisiva Khloe
Kardashian, il calciatore di fama mondiale James Rodriguez, la
cantante Beyonce, il comico Conan O’Brien ed altre noti
personaggi per aver pubblicato loro fotografie insieme a Grandi
Scimmie in cattività perché studi approfonditi indicano che
questo genere di immagini induca a una diminuzione
dell’interesse pubblico verso la conservazione in natura di
queste specie.
“Si tratta di un atto ignorante ed egoista che mostra la poca
considerazione per la situazione reale in cui si trovano questi
Oranghi e Scimpanzé, inoltre risultano considerevoli i danni
provocati ai progetti di conservazione,” ha affermato Doug Cress,
coordinatore del GRASP. “Il pensiero che milioni di fans di
Paris Hilton o Khloe Kardashian o James Rodriguez adesso trovino
questo comportamento accettabile annulla anni di duro lavoro per
legittimare i programmi di conservazione. Ciascuna di queste
fotografie con le Grandi Scimmie equivale a fare 5 passi
indietro nel passato”.
Paris Hilton, che ha pubblicato una sua foto mentre aveva in
braccio un esemplare di Orango negli Emirati Arabi Uniti, ha
affermato che non era sua intenzione offendere. “Sono un’amante
degli animali,” ha detto. “Ho amici che salvano gli animali in
cattività che non possono essere reintrodotti in natura. Infatti
questi animali sono realmente stati salvati. L’ho fatto per
amore per gli animali.” Ma Doug Cress ha indicato che le Grandi
Scimmie soccorse o confiscate dal traffico illegale sono
destinate a ricever cure all’interno di centri di riabilitazione
accreditati, non vestite con abiti umani e trattate come
giocattoli.
“Il traffico illegale delle Grandi Scimmie nel Medio Oriente è
una fonte di preoccupazione per il GRASP”, ha proseguito Cress
“Le scimmie definite come ‘soccorse’ in queste immagini
dimostrano che c’è ancora tanto lavoro da fare”.
Il GRASP è un’alleanza unica composta da 104 governi nazionali,
istituzioni di ricerca, organizzazioni di conservazione, agenzie
delle Nazioni Unite, e compagnie private che lavorano insieme
per proteggere le Grandi Scimmie ed i loro habitat in Africa ed
in Asia. Per maggiori informazioni:
info@un-grasp.org o
visitare il sito
www.un-grasp.org.
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Perché alcune delle Isole
Salomone sono scomparse
Cinque isole dell’arcipelago delle Salomone nel Pacifico
meridionale sono scomparse in seguito all’innalzamento del
livello del mare ed altre sei stanno subendo una grave erosione
delle coste. Il fenomeno potrebbe stabilizzarsi ma gli abitanti
sono obbligati a spostarsi verso l’interno. Con un articolo
sulla rivista scientifica Environmental Research Letters gli
scienziati attribuiscono questa crescita distruttiva del livello
del mare al cambiamento climatico, conseguenza delle attività
umane. Lo studio è il primo ad esaminare concretamente la
perdita della costa delle Salomone in relazione al riscaldamento
globale. Un video e un articolo di Ben Guarino molto
significativi sono pubblicati da Washington post e riportano,
tra le altere, il messaggio del leader della tribù Paurata.
https://www.washingtonpost.com/news/morning-mix/wp/2016/05/09/after-the-pacific-ocean-swallows-villages-and-five-solomon-islands-a-study-blames-climate-change/
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©Hilda
Tresz
Al Ain Zoo |
Hilda Tresz: il meglio
possibile per gli animali in cattività
Il l JGI Italia e Hilda Tresz hanno collaborato con lo zoo di
Giza, Cairo, per migliorare le condizioni di vita degli
scimpanzé del paese, garantendo che vivessero non più in
isolamento, ma in gruppi insieme ai loro simili. La vita di
questi scimpanzé è cambiata completamente grazie al suo lavoro,
possono condividere il loro tempo con altri e le loro strutture
sono state arricchite. Insieme al JGI Italia e a Dina Zulficar,
Hilda ha inoltre sollecitato le autorità a trovare una soluzione
per gli elefanti dello stesso zoo, tenuti alla catena, una
catena di 80 cm. Hilda, basata allo zoo di Phoenix, collabora da
diversi anni con il JGI per rendere più adatto l’ambiente degli
zoo ovunque sia necessario nel mondo e formando centinaia di
guardiani e personale degli zoo. Seguiamo il suo interessante
viaggio attraverso “A week to change”:
https://www.youtube.com/watch?v=hBOVQCOfHys.
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Uno scimpanzé empatico
Notizie dal Santuario degli scimpanzé del JGI in Congo
Tchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Center
Quando Ngoro mise piede per la prima volta al centro di
riabilitazione per scimpanzé di Tchinpounga era magra e
debilitata. Continuava a rannicchiarsi su sé stessa e a malapena
riusciva a muoversi, lo staff ha lavorato duramente in questi
mesi per riportarla a condizioni sia psicologiche che fisiche
normali.
Ngoro si è affezionata molto velocemente ai suoi compagni a
Tchimpounga, specialmente a Lemba, spesso infatti accadeva che
riuscisse a scappare dalla sua recinzione per intrufolarsi in
quella di Lemba. Essendo uno scimpanzé molto empatico, Ngoro
aveva anche preso l’abitudine di condividere i suoi pasti
attraverso la rete con Lounama, uno scimpanzé malato di cuore.
Sfortunatamente, però, lo staff ha dovuto fare in modo che
smettesse in quanto Lounama deve mantenere una dieta ferrea e
controllata. Ngoro si è adesso completamente ristabilita e
finalmente, vista la grande simpatia che le univa è stata
trasferita insieme ad altri 4 scimpanzé tra cui la sua amica
Lemba!
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L’Arca di Noè del TG5 sul
traffico illegale di specie protette
La rubrica del Tg5 di Maria Luisa Cocozza L’Arca di Noè del 14
febbraio dedica un servizio al convegno Traffico di specie
protette e terrorismo che si è tenuto a Roma in occasione della
presentazione del calendario CITES. Ricordiamo che quest’anno il
calendario è dedicato alle Grandi Scimmie e alla missione del
Jane Goodall Institute impegnato sul campo per la tutela dei
primati. Il Jane Goodall Italia attraverso il progetto
Sanganigwa lavora nei pressi del Parco Nazionale di Gombe per
educare i giovani della regione Kigoma alla conoscenza dello
scimpanzé, al rispetto della natura, al valore della
biodiversità. Il Parco di Gombe riceve visitatori da tutto il
mondo ma è molto poco visitato dai cittadini del capoluogo che,
pur vivendo a soli 24 km dal Parco, raggiungibile solo in barca,
non possono permettersi il costo per una visita. Il JGI Italia
guida i ragazzi alla scoperta dello scimpanzé e delle bellezze
del Parco.
http://www.video.mediaset.it/video/l_arca_di_noe/full/puntata-del-14-febbraio_594635.html.
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Orango in pericolo di
estinzione: minacciati dalle coltivazioni di Palma da Olio
Non smettiamo di sottolineare il rischio di estinzione che
minaccia la sopravvivenza degli Oranghi a causa della
deforestazione che incalza incessante per far spazio a
coltivazioni di palma da olio. Un articolo di Paola Grechi sul
Corriere della Sera fa il punto su questa grave situazione
ambientale accogliendo un nuovo appello da Salviamo le Foreste:
“Per fare spazio a nuove piantagioni di palma da olio si
distruggono totalmente le foreste tropicali, che scompaiono con
la loro biodiversitá”.
http://sociale.corriere.it/olio-di-palma-il-maquillage-verde-di-un-mercato-insostenibile-ambientalisti-in-prima-linea-per-salvare-gli-oranghi/
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